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Freebacoli

Freebacoli: agosto 2009

lunedì 31 agosto 2009

Barriere Mentali

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.
Tra tante problematiche, quella di cui non si parla mai è quella relativa alla disabilità. Infatti ormai siamo nel ventesimo secolo e ancora oggi ci sono tantissime barriere architettoniche per tutta la zona flegrea; e non parliamo poi dei finti tagliandi per i posti auto per disabili che ci sono. E' uno schifo!!!!
Abitiamo in un posto stupendo ,ricco di bellissimi posti da poter visitare,con spiaggie e locali stupendi: ma ognuno di questi non è accessibile ai disabili, e ciò non è giusto….
I Comuni s'interessano soltanto di abbellire la zona,dei sensi unici, e del ticket da far pagare nel periodo estivo. Ma non si prende mai un vero rimedio per far sì che le spiagge, le strade e i locali della zona siano accessibili a noi. Ma la cosa che più mi infastidisce è che più si và avanti e più mi rendo conto che oltre alle barriere architettoniche esistono ancora quelle mentali, perché non è giusto che una persona con disabilità si deve privare di andare in un locale solo perché è pieno di scalini. Non è giusto costringere le persone ad andare nel lido dei disabili solo perché è l’unico accessibile! Ma se il mare è di tutti perché non possiamo scegliere noi dove andare?
Per quanto riguarda i parcheggi dei disabili poi non ne parliamo proprio: E' una vergogna!
Difatti in tutto il litorale flegreo sembra che esistano più disabili che persone cosiddette “normali" e questa cosa mi sembra del tutto falsa!!Perché poi quando la persona, che ha da poco parcheggiato sulle striscie gialle, scende dalla macchina, ci si rende conto che sta benissimo e quindi il vero disabile è costretto girare e rigirare cento mila volte sperando di trovare posto. Questo succede perché ormai qui si và avanti per conoscenze, e quindi il Comune rilascia il tagliando per i posti auto per disabili a tutti. Ma io mi chiedo, provate anche voi a stare seduti su una sedia a rotelle per 48 ore e poi mi fate sapere come ci si sente!!!
Infatti sia a Bacoli che a Viale Olimpico è impossibile poter parcheggiare perché non c’è un parcheggio per disabili,e sé c’è ne è uno,è sempre occupato.E non parliamo poi delle strade di Viale Olimpico e Monte di Procida: è impossibile poter passeggiare con la sedia a rotelle , si rischia di essere investiti dalle macchine!!
Al centro storico di Bacoli, invece, si può camminare solo a metà perché poi ci sono macchine parcheggiate e quindi è impossibile perché si è costretti a respirare il gas delle auto. Ma putroppo qui tutti se ne fregano delle categorie più deboli e non è giusto.
E infine anche la maggior parte dei siti archeologici sono impossibili da visitare: pensiamo ad esempio al Castello di Baia ed alla Piscina Mirabile. Bellissimi ma pieni di scale. Che dire siamo pieni di barriere architettoniche e nessuno se ne rende conto ,anzi io noto che più si và avanti e più si peggiora!
I Comuni ogni anno ricevono tantissimi soldi, ma non riesco mai a capire questi soldi che fine fanno e come vengono usati,invece di spenderli in cavolate perché non fare in modo di rendere più accessibile la vita di noi disabili?
Ancora oggi aprono molti locali e negozi e nessuno di loro risulta essere accessibile,ed è uno schifooooooo!!!
Ma come sempre vengono aperti perché chi li controlla se ne fega dei problemi degli altri perché loro ci guadagnano.
Io, come semplice cittadina, vorrei che questo problema si riuscisse a risolvere perché se non si eliminano prima le barriere MENTALI, non potremmo mai immaginare un paese privo di barriere ARCHITETTONICHE

E. G.

Chi sbraita a volte pensa


"C'è chi manifesta, chi grida e chi dissente con megafono in mano, ma c'è anche chi propone, chi suggerisce, chi vuole migliorare senza arrivare allo scontro politico strumentalizzando la situazione"
Questa una delle frasi con cui esordisce la giornalista Marina Schiano Di Cola nell'articolo sul nuovo piano dei sensi unici pubblicato ieri, 30 agosto 2009, su "Il Corriere Flegreo" per poi riportare per intero le proposte del semplice cittadino montese protocollate al comune (che a tutto dire sembrano ricalcare quelle deliberate già nel lontano 2007) e lanciarsi successivamente in un "lunghelenco" esaltante l'operato e la disponibilità dell'assessore Rocco Assante.
Sentendoci chiamati in causa in quanto semplici uomini urlanti in contrapposizione ai ben più propositivi cittadini modello (assolutamente lontani, come ben noto a tutti, alle logiche partitiche del paese), crediamo sia il caso di spendere due parole su pochi e basilari concetti stimolati dalla lettura del suddetto articolo

Crediamo che il DISSENSO non sia pura espressione di malcontento sterile, inutile e esclusivamente deleterio al prestigio e all'autorità delle istituzioni (infallibili).
Crediamo che qualsiasi piano o progetto debba avere delle finalità oggettive che si propone di raggiungere, tenendo in considerazione il rapporto costi/benifici che ne determina l'efficacia e la fattibilità. Apportare migliorie ad un progetto che già alla base non raggiunge lo scopo non sarebbe solo un accontentarsi, ma andrebbe in controtendenza con le riflessioni effettuate.
Questo il razionale per la richiesta da parte del Comitato Civico Montese di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza.

Crediamo che l’idea dell’ OCCULTA REGIA POLITICA, che nasce dal pregiudizio che la gente, sprovveduta e strumentalizzabile, non può concepire rivendicazioni organiche senza la “paternale guida” del politicante di turno, sia un retaggio a dir poco offensivo, deleterio e medievale

Crediamo che l’idea di un assessore aperto al confronto democratico e al dialogo coi cittadini, ma incompreso e vituperato da gruppi (ovviamente minoritari) di contestatori con finalità politiche o di risalto mediatico sia nient'altro che una becera distorsione della realtà

Disquisizioni sull' eliminazione del capolinea montese con la declassazione del trasporto pubblico non saranno trattati in questa sede, pur essendo ovviamente parte integrante del discorso sul piano viabilità, non essendo minimamente menzionati nel carteggio citato.

Comitato Civico Montese

RISPOSTE INSODDISFACENTI, INCOMPLETE, IMPROVVISATE: il Coordinamento contro Balsamo

Pubblichiamo il comunicato di risposta del Coordinamento delle Periferie alle affermazioni fatte dall’ing. Michele Balsamo nell’incontro del 30/07 (http://freebacoli.blogspot.com/2009/08/super-balsamo-contro-tutti-primo-tempo_07.html e http://freebacoli.blogspot.com/2009/08/super-balsamo-contro-tutti-2-la.html ).


Su relazione dei delegati delle frazioni, i quali hanno riferito sull’incontro avuto il 30/07 con l’ing. Michele Balsamo, il quale ha illustrato le azioni che si intendono avviare per la risoluzione dei problemi segnalati nel documento consegnatogli il 22/07 (http://freebacoli.blogspot.com/2009/08/degrado-e-disservizi-il-coordinamento.html) ; nonostante tale incontro, inquadrato nell’attuale momento storico e sociale di Bacoli, abbia comunque gettato nuove basi per proseguire nella nostra azione di denuncia, auspicando in futuro di avere impegni concreti e costruttivi; e sottolineando comunque che l’impegno in prima persona e le proteste dei cittadini hanno permesso, in questi anni, di ottenere già dei minimi risultati o quantomeno portare alla luce situazioni altrimenti completamente ignorate ;


prendiamo tuttavia atto che le risposte fornitaci sono state del tutto insoddisfacenti, poiché incomplete ed improvvisate nel merito, e salvo poche e sporadiche informazioni su temi non rilevanti, del tutto prive di una seria e precisa pianificazione degli interventi che invece doveva essere, come dall’incontro del 17/07 col dott. Umberto Cimmino, oggetto di discussione e di provvedimenti concreti sul territorio: ne deduciamo, ancora una volta, oltre l’improvvisazione e l’inefficienza nella programmazione del lavoro, la mancanza di volontà nel superare disservizi e degrado in cui sono costretti a vivere i cittadini, ciò perché l’attuale classe politica, nonché i tecnici che ne sono espressione, disinteressandosi delle reali necessità del territorio, sono ancora legati ad una gestione personalizzata e clientelare dei servizi da fornire al paese. Alla luce di tali considerazioni, abbiamo deciso quindi :


1) di perseguire tutte le strade consentitaci per rimuovere questa “cancrena amministrativa” attraverso l’utilizzo di tutti i mezzi d’informazione (stampa, volantini, manifesti) per denunciare alla cittadinanza questo inaccettabile e perdurante stato di cose ;

2) di presentare un dettagliato esposto al ministero della pubblica amministrazione per mettere in luce i disagi dei cittadini e lo spreco di denaro pubblico, nonché la totale mancanza dei più elementari servizi, provocati dalla cattiva amministrazione locale. Non ultima la multa (12.000 euro) che il comune dovrà pagare per un’errata progettazione delle vasche di sollevamento in Marina Grande e per la mancata autorizzazione regionale a sversare, con il troppo pieno, i liquami a mare: tale episodio è emblematico delle incapacità e delle scelleratezze amministrative ;

3) di convocare, a settembre, una serie di assemblee di frazione in cui evidenzieremo la necessità che i cittadini si diano, partendo dalle proprie reali esigenze e dalla partecipazione diretta al territorio, un’organizzazione di denuncia, di controllo e di lotta a tutte quelle situazioni di degrado e di disagio, attinenti l’ordinaria manutenzione della loro frazione.

Fusaro, 4/08/2009

sabato 29 agosto 2009

Intervista a ROBERTO LARINGE ( ex assessore al Bilancio del Comune di Bacoli ) - PARTE PRIMA


Salve dott. Laringe

Approfitto della sua presenza e della sua disponibilità, per porle alcune domande.
Lei mi parla del porto turistico di Miseno, e mi ricorda che il Comune, in capo all'ex sindaco Antonio Coppola, si è prodigato per alienarlo da qualsiasi intromissione clientelare. Ma, proprio in considerazione di ciò, come si spiegano le dure accuse enunciate in consiglio comunale, dall' avv. Giacomo Perreca? Lui, in un documento che può rileggere anche in un'apposita sezione del nostro blog, parla proprio di un intricato miscuglio di "scatole cinesi" utile per mascherare i possibili "volti noti". Inoltre, fu proprio suo zio, il consigliere Geppino Laringe, ad annunciare che avrebbe indagato sulla "questio" palesata in sede consiliare.

Sul porto del Miseno, dal 2000 c'è un progetto di un consorzio di imprese denominato Promis che racchiude le imprese operanti attualmente a diverso titolo ed altri ancora soggetti promotori (basterebbe produrre una visura camerale).

Mentre cosa pensa del Centro Ittico Campano? Lei sa bene che potrebbe davvero essere il motore economico di questo paese. Ma, purtroppo, e lei lo sa altrettanto bene, ancora non lo è. Basti pensare ai lavori compiuti presso il Parco Fusaro (da poco riaperto). Un luogo, che la invito a visitare, il quale versa in una situazione disastrosa. Segno che i soldi investiti per tali aree, non sempre vengono utilizzati al meglio.

Sul Centro Ittico sei abbastanza giovane per ricordarti i bilanci di qualche anno fa, anche quelli successivi al 1997, anno in cui con un decreto l'allora Presidente Ciampi sanciva il passaggio della società Centro Ittico Tarantino Campano partecipata dall'allora Ministero del Tesoro ai Comuni di Bacoli e Taranto previa scissione societaria. I ricavi consistenti nella gestione delle locazioni di un patrimonio pari ad 1/5 dell'intera superficie comunale raggiungevano a stento la modica cifra annua di euro 200.000,00 nemmeno sufficienti a corrispondere gli stipendi ai sei dipendenti in servizio; dal punto di vista finanziario, però, anche in seguito ad una serie di provvedimenti giudiziari favorevoli riguardanti il Mar Piccolo di Taranto (inquinamento) ed il fondo cinque lenze (ex Ministero delle Difesa), aveva una disponibilità finanziaria di 4 miliardi delle vecchie lire che fu completamente depauperata in anni di folle gestione che misero la società in ginocchio non avendo la stessa la liquidità necessaria per corrispondere gli stipendi; fu solo con l'avvento di Coppola che si passò da una gestione clientelare con nessuna attenzione ai generosi fitti concessi ad una impopolare ma effficace, per la collettività, politica di revisione dei contratti in essere e/o di recesso per inadempimento contrattuale (gran parte dei fitti erano per terreni agricoi trasformati successivamente in attività produttive, abitazioni ed altro); ma questa breve disamina è solo la punta di un icerberg che richiederebbe ben altro spazio.Nell'anno 2008 il bilancio di esercizio della società Centro Ittico spa si chiude per la seconda volta consecutiva con un’utile di esercizio ( 80.886,00 Euro nel 2008) di cui è stata deliberata, per la prima volta nella storia, la distribuzione ed il Comune di Bacoli percepirà il dividendo relativo; il fatturato si è ulteriormente incrementato del 26% in un anno raggiungendo la somma di circa 600.000,00 Euro (+400.000,00 rispetto al 2002).

Vorrei passare un attimo al Bilancio Preventivo 2009 (bocciato, in maniera trasversale, da gran parte dei consiglieri comunali). Le ricordo che fu lo stesso consigliere Mancino (PD) ad affermare che "l'amministrazione Coppola è sempre stato molto prodiga nell'assicurarsi quante più entrate possibili (vedi ticket di 5 euro), e altrettanto opulenta nell' ingrossare la voce economica riguardante "le spese affrontate dal Comune". Un'amministrazione attenta per le entrate, e distratta nelle uscite".
Cito soltanto la sua considerazione, poichè fu l'unico che durante quell'ultimo Consiglio Comunale volle motivare il suo voto contrario, focalizzandosi sulla questione TECNICA e non POLITICA. Lei come interpreta questa considerazione?

Le osservazioni tecniche del Consigliere Ciro Mancino sul Bilancio di Previsione 2009 in base alle quali l'A.C. pur essendo capace di reperire nuovi mezzi finanziari e quindi attenta alle entrate non lo era altrettanto con le spese a me è subito apparsa del tutto generica; infatti la rigidità strutturale del bilancio non consente di recuperare margini operativi per spese che non siano stipendi, oneri, rimborso mutui, utenze e spese per servizi social e Flegrea Lavoro; gli aumenti di tutte le voci, eccetto l'ultima, sono state del tutto fisiologiche mentre solo per l'ultima ragguardevole voce di spesa si può parlare di patologia dovuta, in buona parte, come già riferito, a situazioni contingenti esterne all'amministrazione. I mezzi finanziari reperiti in entrata hanno dovuto far fronte agli aumenti (fisiologici e patologici) ed ai tagli ai trasferimeti statali (solo nel 2009 pari a 505.000,00).


L'intervista continua....

S'INFORMANO I GENTILI LETTORI CHE, NELLA "SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA", SI PARLERà DELLA FLEGREA LAVORO spa.

Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli

Ulteriore testimonianza per il piccolo depuratore montese


Il blog Freebacoli in data 24 agosto 2009 pubblicava foto scattate e inviateci dai pescatori della zona di Monte di Procida a condutture poste in prossimità della vasca Imhoff di via Giovanni da Procida.
In seguito alla visione delle stesse chiedevamo al sindaco Francesco P. Iannuzzi di verificare l'effettiva integrità del condotto sottomarino del "piccolo depuratore" di Monte i Procida il cui compito è quello di "convogliare il liquame e scaricarlo ad oltre mille metri dalla costa ad una profondità di circa 15 metri mediante un diffusore"
Un ulteriore elemento inquietante sembra però emergere dall'articolo di Marina Schiano di Cola pubblicato su "Il Corriere Flegreo" in data 25 agosto 2009.
"Un enorme squarcio si apre lungo la parete della conduttura, in prossimità della falla l'acqua diventa torbida - scrive la giornalista, per poi concludere - Che derivi da incuria gestionale o da carenze della manutenzione, al di là di autorizzazioni e e coloranti, al di là dell'età dell'impianto, la falla nel tubo c'è e si vede. E, preferibilmente, andrebbe riparata"
Alle foto dei pescatori, si aggiunge quindi un'ulteriore testimonianza visiva.
Richiediamo ancora

Signor sindaco, non crede sia il caso di appurare l'effettiva integrità di tale condotto?

Alessandra Sagliocchi
Redazione Freebacoli

Ed ora...Vuoti Flegrei!


"Il Venerdì" di Freebacoli

L'Italia è purtroppo solo al 73° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa. Nella stessa Italia ci sono posti dove sembra non si riesca a toccare mai il fondo e si continua a scendere sempre più verso l'annullamento dell' informazione a favore di migliaia di banalità. Nei campi flegrei, come in altre zone, tale fenomeno è molto tangibile, la rubrica
" Ed ora.... Vuoti Flegrei" nasce proprio per sottolineare la continua disinformazione che la gente inconsciamente subisce grazie ai vari giornali locali che forse non hanno, come principale scopo, quello di dare una reale informazione. Ecco a voi la classifica settimanale delle più grandi banalità pubblicate.

E' stato difficile cercare di non annegare nella marea di banalità che ci siamo ritrovati, ma un criterio l' abbiamo trovato: assegneremo i premi in base ad un ordine cronologico. Partiamo con aprile 2008.

Al 3° posto: "Avvistate nutrie intorno al lago Fusaro?". Il "Corriere Flegreo" nell'edizione del 26 aprile 2009, si preoccupava delle nutrie avvistate sulle sponde del lago Fusaro. Sui mammiferi, denominati dal giornalista Diego Russo come"topi con la pelliccia", viene riportato :"Tutti sanno cos'è una volpe, un coniglio, o un cinghiale. Ma non tutti hanno le idee chiare sulla reale identità della nutria. Dai più viene considerata un grosso ratto di fogna, un mostro portatore di gravi malattie che mai si vorrebbe incontrare. E c'è addirittura chi sostiene che sia un pericolosissimo predatore di gatti. Purtroppo, le convinzioni popolari e molto poco scientifiche che riguardano questo grazioso roditore esotico non solo sono imprecise, ma si sono dimostrate letali per la sua permanenza qui in Italia (paese notoriamente accogliente verso le creature "senza pedigree")".
Al 2° posto: "Non mi piaccio, ci vuole un chirurgo estetico" dell'11 aprile. La giornalista Stefania Sodano, su "Tammurriata", dà lezioni di "auto-gratificazione": "Fate qualche respiro profondo per rilassarvi, poi chiudete gli occhi e, sempre a occhi chiusi, modellate con le mani un pezzo di creta o plastilina dandogli la forma di un corpo umano (non preoccupatevi se non siete artisti). Quando ritenete di avere concluso, aprite gli occhi e non ritoccate il vostro lavoro. Osservatelo nei dettagli e nelle proporzioni, lasciate affluire alla mente tutte le vostre considerazioni sul prodotto della vostra attività manuale e confrontatele con quelle suscitate dal vostro corpo".
Al 1° posto: di nuovo il "Corriere Flegreo", sulla prima pagina dedicata ai fatti bacolesi e montesi Diego Russo il 28 aprile scrive: "Scopre il marito con l'amante e scoppia il finimondo": "L'angosciante pensiero di essere parte inconsapevole di un triangolo, la signora lo nutriva da un pò di tempo. Sul finire di una settimana il triste epilogo con la scoperta in flagrante del marito, colto in fallo quando meno se lo aspettava".

Alla prossima settimana.

venerdì 28 agosto 2009

Piano viario: continua la raccolta firme


Il nascente comitato civico montese ha indetto una raccolta firme a favore dell'immediata sospensione del piano viario, per soluzioni concordate collettivamente e democraticamente on la cittadinanza
e in difesa del capolinea di Monte di Procida per le autolinee Eavbus.

E' possibile firmare, con apposito documento di riconoscimento al momento presso:


La Scolastica - Corso Garibaldi
Il Bocconcino - Corso Garibaldi
Bar Rose - Corso Garibaldi
Capriccio - Corso Garibaldi
Bar Centrale - Corso Garibaldi
Yellow - Corso Umberto
Supermercato Idea - Corso Umberto
Bar Pina - Corso Umberto
Lo sfizio - Corso Umbero
SunBar - Corso Umberto

Chiunque senta l’esigenza di autorganizzarsi in comitato civico per la difesa dei diritti dei cittadini e per la tutela del territorio, può scrivere a


comitatomontediprocida@gmail.com

Lettera di risposta a Freebacoli del dott. Roberto Laringe

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.

In seguito all'articolo apparso sul blog il 1 Agosto 2009, intitolato "Società Perdite Autorizzate" (http://freebacoli.blogspot.com/2009/08/societa-perdite-autorizzate.html), riceviamo e pubblichiamo una lettera di risposta firmata dall'ex Assessore al Bilancio ed alle Società Partecipate del Comune di Bacoli, dott. Roberto Laringe.
Di seguito vi riproponiamo l'intero contenuto dell'epistola:

"Egr. Sig. Josi GerardoDella Ragione-
Alla redazione di Freebacoli.

Caro ragazzo (ti immagino così), ieri alcuni amici mi hanno riferito del contenuto altamente diffamatorio per il sottoscritto dell’articolo apparso sul portale Free Bacoli a tua firma dal titolo “società perdite autorizzate”. Tralasciando, per il momento, tutte le azioni che mi riservo di avviare in qualunque sede a tutela della mia reputazione e professionalità, gradirei gentilmente che venissero pubblicate le seguenti mie osservazioni allo scopo di far emergere la verità sulle considerazioni fatte; vorrei però preventivamente invitare te ed i promotori di tale interessantissimo portale,che immagino giovani ed animati da encomiabili e condivisibili propositi, ad alcune riflessioni: dicevano i latini che “ubi iudicat qui accusat, vis, non lex valet” e pertanto se le vostre sono denunce, attenetevi ai fatti e fate giudicare persone terze (lettori?), dopo aver sentito le parti in causa, senza farlo, come avete fatto, nell’articolo “approfittando” della vostra posizione di forza. In secondo luogo, immaginando la paternità di alcuni “suggeritori”, vi invito a non dare mai per certa la parola di nessuno (Nullius in verba) perché poi le straordinarie finalità del vostro portale ( e non è “captatio benevolentiae” ma la vostra presenza la reputo fondamentale per il futuro dei Campi Flegrei molto più di quella delle forze politiche) potrebbero alla lunga risultare completamente disattese, “corruptio optimi pessima” dicevano sempre i latini (ciò che è ottimo, una volta corrotto, è pessimo); infine, scusandomi per l’ennesima citazione e l’ennesimo suggerimento (ma mi sento “vecchio” rispetto a voi e poi in voi rivedo un po’me stesso da “giovane”), ricordatevi che non si fa giornalismo con la menzogna anche se spesso la menzogna è più gradevole della verità (Falsum saepe vero suavius est). Veniamo ai fatti: l’articolista evidenzia puntualmente le perdite registrate dalla società partecipata dal Comune, Flegrea Lavoro, per l’anno 2008 riportando successivamente una disamina delle stesse non solo parziale ma completamente inesatta ed attribuendo, infine, al sottoscritto la responsabilità di tale disastro!!!! Premesso che la società è retta da un Consiglio di Amministrazione composto da 5 membri tra cui l’amministratore delegato ed inoltre è controllata da un collegio sindacale composto da tre professionisti e da una società di revisione che periodicamente certifica i bilanci, l’unica eventuale responsabilità in capo al sottoscritto, quale ex assessore alle partecipate, potrebbe essere ricondotta al mancato controllo o alla inazione susseguente alla conoscenza di tali problematiche, ma anche al riguardo, come vedremo, nulla mi si può addebitare; Il servizio di igiene urbana ha vissuto le criticità che tutti conosciamo (emergenza rifiuti) che hanno contribuito ad incrementare notevolmente i costi di gestione, in particolare quelli riferiti al personale impiegato in emergenza (solo per straordinari la cifra sfiora i 400.000,00 euro); inoltre va rimarcato che la convenzione fu firmata dal precedente Commissario Prefettizio che provvide ad effettuare anche assunzioni nominative (non Bacolesi) di chiara matrice politica (tra i famosi comandati della Regione in attesa di stabilizzazione ce ne è uno di Flegrea…..) non previste dal piano economico finanziario e che per lavarsi le mani “comandò” ai dipendenti comunali di lavorare, senza passaggio formale, per Flegrea Lavoro in cambio di ulteriori 150,00 Euro mensili cadauno (totale 8.000,00 al mese per il Comune) oltre alle varie altre voci di salario accessorio percepite da costoro; con l’avvento dell’Amministrazione Coppola, “terminata la pacchia”, 18 dipendenti dei 38 previsti dal piano (oltre ai 30 lsu) si rifiutarono di passare determinando una carenza di organico, evidentemente non colmabile con assunzioni esterne considerata la precarietà della situazione economica, che ha costituito un ulteriore elemento di negatività al riguardo; dilungarsi ulteriormente sull’argomento significherebbe scrivere un trattato ed in ogni caso rinvio ai vari atti predisposti dal sottoscritto nel corso del tempo tra cui le relazioni di accompagnamento ai bilanci di previsione estremamente puntuali al riguardo. Per quanto riguarda i parcheggi, dall’insediamento dell’amministrazione Coppola, il fatturato si è quasi quadruplicato passando dai 58.000,00 dell’anno 2002 ai più di 220.000,00 nell’anno 2008 non al punto, però, da azzerare le perdite di esercizio; le stesse, quantunque minimizzate rispetto alle gestioni pregresse, sono riconducibili alla impossibilità di consegnare nuove aree di parcheggio come previste dal piano redatto nell’anno 1999 e dalle agevolazioni per i residenti che, evidentemente, pregiudicano la redditività del ramo d’azienda; per conseguire una gestione “in attivo” basterebbe limitare le agevolazioni per i residenti alle “fasce di sosta” (l’esenzione dal pagamento riguarderebbe solo la sosta nella strada di residenza e non su tutto il territorio comunale) manovra che, nonostante più volte proposta, non è stata presa in considerazione dalle forza politiche per le chiare ripercussioni sui cittadini; l’alternativa, del tutto impraticabile anche per ragioni sociali, sarebbe l’eliminazione delle strisce blue ed il licenziamento dei sei operatori impegnati in quanto è pleonastico aggiungere che la sola eliminazione delle strisce blue, salvaguardando i livelli occupazionali, determinerebbe un incremento di perdite per la società pari al fatturato conseguito. Le perdite del servizio ormeggi sono invece riconducibili sia, soprattutto, alla mancata consegna di uno specchio d’acqua (40 posti barca in meno) che le parti politiche hanno voluto riservare ai pescatori residenti che alle agevolazioni concesse ai residenti; inoltre la necessità di rendere meno precario il lavoro degli otto addetti ex lsu, impegnati solo nel periodo estivo, ha determinato un’ estensione contrattuale nei periodi invernali che, evidentemente, presentano un basso tasso di occupazione; anche in questo caso il dovere di un’ amministrazione pubblica di contemperare le esigenze di natura sociale (occupazione), fortemente avvertite a Bacoli, con le esigenze di profitto tipiche di una società di capitali si tramuta in un parziale pregiudizio della redditività dei rami d’azienda intrapresi; in compenso però ci sono stati 14 nuovi posti di lavoro, ricaduta positiva sulla cittadinanza, considerate le agevolazioni di entrambi settori, eccetto per la tassa occulta che si manifesterà al momento di “coprire” le perdite verificatesi (circa 90.000,00 in totale per i due settori); a Voi una puntuale analisi costi benefici sull’argomento. Da aggiungere che nonostante la possibilità di concedere a terzi le concessioni degli specchi acquei, riconvertendo alla raccolta differenziata il personale impiegato, l’amministrazione Coppola, Sindaco in testa, ha sempre voluto evitare in un Paese in cui l’industria più fiorente è sempre stata la gestione (quasi gratis) dei beni pubblici (Centro Ittico Campano e beni demaniali docent) che anche questa opportunità di gestione diretta (come anche nel caso del Lido Aurora) venisse sottratta alla collettività per favorire i soliti noti; senza dimenticare che gli specchi d’acqua insistono nella rada di Miseno dove è in previsione la realizzazione di un vero porto turistico e la presenza, seppure indiretta, del Comune, oltre a garantire una partecipazione all’intera collettività, avrebbe contribuito a dissuadere eventuali intenti speculativi. Riguardo alla più generale sorte della società Flegrea Lavoro spa più volte le forze politiche hanno ricevuto dal sottoscritto relazioni scritte sullo status quo e sulle possibili iniziative da intraprendere con una puntuale analisi costi benefici per ogni soluzione, dalla messa in liquidazione, all’acquisizione di quote con conseguente ricapitalizzazione ed infine alla privatizzazione; in assenza di un preciso mandato politico l’amministrazione aveva deciso di acquisire la quota di partecipazione di Italia Lavoro, di ricapitalizzare dotando la società dei mezzi finanziari necessari per gli investimenti in beni strumentali propedeutici alla raccolta differenziata e di trasferire ulteriori lsu che ovviassero in parte al mancato passaggio dei 18 dipendenti comunali per regimentare così definitivamente la raccolta differenziata porta a porta. Non vedo, ancora oggi, all’orizzonte proposte politiche concrete su un argomento che potrà determinate le sorti future del nostro Paese. Vi invito, infine, ad esaminare gli effetti che la gestione dell’amministrazione Coppola ha avuto sull’altra società controllata Centro Ittico con evidenti riflessi sul fatturato e, dopo 50 anni di gestione in perdita, sull’utile conseguito e distribuito al Comune di Bacoli. In ordine alle evidenti considerazioni diffamanti della seconda parte dell’articolo mi preme sottolineare quanto segue: il sottoscritto non ha mai vissuto di luce riflessa; ha intrapreso in piena autonomia, in aperto contrasto con lo stimatissimo zio, l’unica esperienza politica vissuta: candidato con l’udc, con la coalizione di centro destra, a sostegno del Sindaco Coppola (Geppino si presentò con l’ex ppi che appoggiava il candidato a sindaco Castaldo), eletto con 310 voti rimase in carica 2 anni sempre accanto al Sindaco Coppola fino al momento dello scioglimento del Consiglio Comunale per le dimissione congiunte di 11 consiglieri (non il sottoscritto); sazio (meglio schifato) della mia unica ed irripetibile esperienza politica non mi presentai alle successive elezioni; eletto nuovamente quale Sindaco Antonio Coppola, che stimo come un mio secondo padre, lo stesso mi invitò a far parte della compagine amministrativa; dopo qualche tentennamento, dovuto agli innumerevoli impegni professionali (lontanissimi dalla politica), decisi di accettare esclusivamente per il profondo rispetto che ho per l’avvocato che tanto ha dato alla causa bacolese (veritas filia temporis); più volte, i documenti risultano agli atti, il sottoscritto ha chiesto di essere sostituito o si è dimesso solo per l’impossibilità materiale di conciliare gli impegni amministrativi con quelli professionali personali e per consentire la cooptazione di qualche professionista che potesse dedicare più tempo all’amministrazione; l’insistenza del Sindaco e la considerazione che l’abbandono poteva considerarsi un tradimento della fiducia accordatami e che gli impegni vanno portati a termine mi hanno fatto ritornare più volte sulle mie decisioni. Cari ragazzi, “probitas laudatur et alget”, quindi, bando al nepotismo in tutte le sue forme e se è vero che “necesse est multos timeat quem multi timent” dite a chi di dovere di non preoccuparsi; non sarò partecipe né alle elezioni né alla futura amministrazione ma chiederò a voi una collaborazione esterna per poter anch’io tornare “giovane” e “divertirmi” non però infangando le persone ma facendo emergere le verità, non leggendo astrattamente i dati ma mettendo in relazione cause ed effetti, non criticando “a prescindere” ma portando sul tavolo proposte alternative, non congetturando fantomatici sodalizi ma “pesando” l’impegno,la serietà, la probità, la professionalità e la capacità che ognuno mette quotidianamente al servizio del bene pubblico e della collettività sempre nella convinzione che è meglio ricevere un’ingiustizia che farla “accipere quam facere praestat iniuram” e soprattutto saprò valutare se i curriculum sono paraventi nepotistici, specchi “di gestioni finanziarie infruttuose, inconcludenti e deficitarie” o se invece sono frutto di anni di studi, di lauree conseguite, di master di specializzazione, di esperienze positive sul campo, di pubblicazioni e continui interminabili approfondimenti nella consapevolezza che, umilmente, non si finisce mai di imparare e che se solo sei servo del sapere, come diceva Seneca, sei un uomo veramente libero.
Cordialissimi saluti
Roberto Laringe "

Tra i Commenti all' articolo, potrete visionare la contro-risposta alla lettera.

giovedì 27 agosto 2009

Monte di Procida: L'angolo della patecipazione asservita



Caciara, confusione, disorganizzazione.
A un occhio poco attento e superficiale questa era la prima cosa che si evinceva ieri in piazza XXVII Gennaio.
C'era chi era mosso da rabbia, chi aveva ben chiaro il da farsi, chi, abbandonato momentaneamente il tavolino da gioco, si avvicinava per ascoltare quanto veniva detto, chi faceva altrettando alzandosi dalla sedia di vimini del bar in cui si trovava, chi si accostava per curiosità, chi si inventava giornalista per avere il diritto di assistere senza che gli fosse attribuito un consenso, tacito o meno, alle cause che l'assise
portava avanti.
Il paese è così. Qui le facce sono cosa conosciuta. Come le case, le strade, le vicissitudini personali. Il concetto di privacy in uno spazio tanto ristretto è cosa relativa, stravolta.
Ci si guarda attorno per capire chi e perchè si trova in quel dato momento in piazza.
Prima che le battaglie in sè e le motivazioni che le animano, qui ci si scontra con il diritto a farle.
Col diritto ad avere un'opinione propria, personale, unica, scevra da manovre politiche, partitiche, da logiche clientelari.
Non siamo abituati a esercitare il nostro inviolabile diritto ad essere.
Non siamo abituati ma ci proviamo lo stesso.
Ed ecco che scendiamo in piazza. In discussione il nuovo piano viario.
Non viene tirato in ballo il particolarismo, non i 10, 100 o 200 metri in più che ognuno di noi deve o meno percorrere.
Ma l'arroganza, il non essere stati presi in considerazione, la presa in giro, l'essere stati invitati al tavolo imbandito della discussione ed essere stati lasciati sull'uscio della porta.
Si scende per le anomalie. Per quel doppio senso alternato al termine di via Diaz che ad oggi non trova una risposta istituzionale
Per la descrizione beffarda dei pendolari montesi ristretti e costretti a una semplice cifra irrisoria.
Per la mancanza d'attenzione alle fasce più deboli e prive di mezzi
Per le spallucce sugli ulteriori disagi, sui tempi d'attesa, sul tragitto da percorrere a piedi.
Per le logiche che animano un progetto per niente attento alla cittadinanza,
un progetto calato dall'alto, dove sembra ci si diverta solo a cambiare dall'oggi al domani le carte in tavola; come se si volesse giocare ai trenini con le strade del paese, regolando gli interscambi a proprio piacimento.
Ed ecco che ci si stringe attorno insieme. Confusionari, disorganizzati, rumorosi.
Ma uniti.
Esercitavamo il nostro diritto ad essere.
Con i nostri tempi e i nostri mezzi.
Inutile sperare in una partecipazione di una rappresentanza dell'amministrazione, inutile sperare che dall'alto fossimo considerati qualcosa di più che un semplice assembramento caotico e sconclusionato di persone.
Non stupisce ma lascia ugualmente l'amaro in bocca. Delude, allarga il divario, sottolinea la divergenza, non d'opinione, ma di approccio.
Non stupisce, anche se dovrebbe, essere lasciati senza risposte.
Cosa diversa è stato invece l'arrivo delle forze dell'ordine.
Dopo regolare richiesta al comune di Monte di Procida, al comando di polizia municipale e alla stazione dei carabinieri di svolgere presso l'angolo della partecipazione una pubblica assemblea, sembra che le autorità comunali non abbiano provveduto alle dovute comunicazioni.
Fortemente voluto dall'amministrazione stessa, l'angolo della partecipazione è stato istituito perchè "utile e necessario per la nostra comunità per recuperare il valore dell’ascolto della parola dell’altro e dunque per indirizzare anche la politica all’ascolto dei cittadini", al fine di "dare a tutti la possibilità, siano essi associazioni, politiche e non, o singoli cittadini, che vogliono esprimere ad altri i propri punti di vista sulle problematiche della nostra comunità" (delibera n.52, 22/03/2007).
Altre parole in merito sembrano inutili. Le conclusioni a tutti noi.

Alessandra Sagliocchi

Lotta a senso unico


Il gruppo organizzatore dell’assemblea tenutasi il 26/08 in p.za XXVII gennaio presso l’ “angolo della partecipazione” PRENDE ATTO:

1) della sostenuta partecipazione di cittadini, nel numero di 200 persone (come affermato dalle forze dell’ordine presenti), ciò a dimostrazione della forte attenzione alla problematica sollevata ;

2) dei vari interventi dei cittadini, i quali hanno denunciato, più che singoli e privati problemi, il forte e generale disagio dell’intera collettività ;

3) che le autorità comunali, cui era stata indirizzata formale notifica dell’assemblea, non hanno provveduto alle dovute comunicazioni presso le autorità di polizia che, non altrimenti informata, è intervenuta sul posto: ciò ha generato disagio nel proseguo dell’assemblea, nonostante il cosiddetto “angolo della partecipazione” sia stato istituito dall’amministrazione proprio per garantire ai cittadini ulteriori spazi di libertà e di espressione democratica.

Si comunica altresì che l’assemblea ha:

1) manifestato l’esigenza di autorganizzarsi in comitato civico per la difesa dei diritti dei cittadini e per la tutela del territorio ;

2) deciso il proseguo della raccolta-firme, iniziata il 10/08, richiedente:
a) la sospensione del nuovo piano viario;
b) la regolazione della “sosta selvaggia” e la creazione di nuove soste parcheggio;
c) il mantenimento dei capolinea EAVBUS ;

3) deciso di ritrovarsi il giorno 28/08 dalle ore 11.30 presso la casa comunale per richiedere con forza la convocazione straordinaria di un consiglio comunale aperto ai cittadini in cui esigere il riesame dell’intera questione “viabilità” su Monte di Procida.



Monte di Procida, 26/08/2009



il gruppo organizzatore

martedì 25 agosto 2009

Napoli, illegittima l'Iva sulla Tarsu scatta la corsa alle richieste di rimborso.


RASSEGNA STAMPA
NAPOLI (24 agosto) - Milleduecento cittadini di Napoli e provincia hanno già dato mandato all’avvocato per chiedere la restituzione dell’Iva sulla tariffa per lo smaltimento dei rifiuti che il Comune ha chiesto negli ultimi dieci anni.
La corsa alle richieste di recupero dei tributi, è scattata all’indomani della storica sentenza della Corte Costituzionale che ha fatto chiarezza su una vicenda che si trascina da anni. La Corte ha definitivamente stabilito che i denari chiesti ai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti, rappresentano già una tassa, sulla quale non può essere chiesta l’Iva. Per cui l’imposta sul valore aggiunto chiesta a tutti i cittadini, dovrà essere restituita.
Le associazioni di consumatori hanno auspicato, all’indomani della sentenza, la creazione di un meccanismo automatico in base al quale il denaro prelevato fino ad ora venga, restituito ai cittadini tramite una riduzione delle quote richieste per il futuro. Ma non c’è nessun segnale ufficiale in tal senso, per cui i cittadini, almeno quelli più attenti, già si sono rivolti ai legali.
L’avvocato Giuseppe Ursini, fiduciario cittadino del Codacons ha già sul tavolo cinquecento mandati. A chiedere la restituzione dell’Iva sono le stesse persone che avevano deciso di intraprendere una class action contro il Comune, dopo i giorni dell’emergenza sulla raccolta dei rifiuti: «Innanzitutto metteremo in mora il Comune chiedendo la restituzione. Se non arriverà risposta ci rivolgeremo alla Commissione Tributaria per far partire la causa di rimborso».
Anche l’avvocato Angelo Pisani di «NoiConsumatori» ha raccolto settecento richieste di persone che chiedono la restituzione dell’Iva: «Noi ci siamo mossi in anticipo, quando arrivò la sentenza della Cassazione che considerava iniqua la richiesta di Iva - spiega il legale - per cui abbiamo già in corso procedimenti di richiesta di recupero del denaro non dovuto». All’associazione NoiConsumatori si sono rivolti anche cittadini dei comuni dell’hinterland dove il problema dell’Iva è più sentito: «A Napoli - spiega l’avvocato Pisani - dal 2006 le cose sono cambiate. Con l’avvento della nuova tassa, la Tia, l’Iva non è stata più richiesta, per cui le richieste di rimborso possono riguardare solo gli anni precedenti. Discorso differente per i comuni limitrofi dove la Tarsu è ancora in vigore».
L’ampia eco che ha avuto la notizia della sentenza della Corte Costituzionale, ha mandato in tilt i centralini delle associazioni di tutela dei consumatori per cui si prevede una pioggia di richieste: «Sono tanti i cittadini che si rivolgono al Codacons chiedendo consulenza per sapere in che modo rientrare in possesso del denaro che hanno versato - dice l’avvocato Ursini -. È plausibile ipotizzare che, con l’inizio di settembre, quando le ferie saranno terminate, saranno migliaia le richieste alla Commissione tributaria per la restituzione dei soldi».
Secondo una stima realizzata a livello nazionale ogni famiglia italiana potrebbe avere diritto alla restituzione di 350 euro in media.
P.B.
da "Il Mattino"

lunedì 24 agosto 2009

La vigilante Otiumfilia



A volte basta veramente poco per addentrarsi in una romantica storia d'amore. In un legame mozzafiato, che cattura l'attenzione anche di coloro che molto spesso passeggiano in maniera distratta per le strade e i viali del nostro territorio. Siamo a Monte di Procida, ed il campanile della chiesa adiacente la piazzetta centrale indica le ore 19:30 di un afosa serata d'Agosto. Le festività paesane, i giochi fanciulleschi e le goliardiche processioni popolari hanno lasciato il passo alla quotidianetà comunale. C'è chi beve un caffè seduto ai tavolini dei bar della zona disquisendo del più e del meno, chi legge il giornale, chi deride il compagno di una vita e chi si cimenta in palesi manifestazioni di corteggiamento. Una "corte" fatta di sguardi e di un indifferente assecondamento, immortalato nella foto posta alla vostra sinistra. Lui, ricoperto dal più classico mantello azzurro, tipico dei principi fiabeschi, resta fermo su un ciglio della strada ammirando la preda della giornata. Lei, dall'alto della sua imponente carrozzeria, dal posteriore ingrossato e dagli occhioni "lampeggianti", l'attende in attesa di un'inevitabile contravvenzione d'amore.
Il principe, altro non è che uno dei 13 vigili urbani dell'indipendente regno di Monte di Procida; mentre la creatura amata, ha le sembianze e le fattezze di un'autovettura di piccole dimensioni. Siamo in piazza "XXVII Gennaio" e la seducente controversia d'amore va avanti ormai da qualche minuto. Difatti è evidente che l'auto fotografata è parcheggiata in un'area vietata alla sosta. E' palese che dall'altra parte della strada vi è un "garante della sicurezza stradale" pagato dalla volontà e dall'esigenza comunale, per sanzionare i reati che contravvengono al "sacro" Codice della Strada. E, come spesso accade, è disarmante constatare la mancata attitudine del principe locale, nel mettere in pratica ciò che la teoria insegna: MULTARE CHI COMMETTE UN'INFRAZIONE.
I minuti passano, ed il legame affettuoso termina dopo meno di 10 minuti. Il vigile, indifferente e fotografato nella sua omissione, lascia la sua preda in balia della sosta volutamente non vietata e vola via verso altri luoghi di questo centenario reame iannuzziano. L'autovettura, invece, resterà lì, sola e disperata, senza conducente e priva dell'amante in divisa. L'amore tra i due, in verità, non è mai scoppiato. Mentre, per l'estrema delusione degli spettatori paesani, viene alla luce la "vigilante Otiumfilia". Un "amore per la nullafacenza" che ben rappresenta la mancanza di professionalità, di coloro che dovrebbero facilitare la circolazione e la legalità dell'intero territorio.

Josi Gerardo Della Ragione

La salvezza del depuratore di Monte di Procida: il condotto sottomarino








In seguito alla visione delle fotografie scattate dai pescatori della zona, chiediamo con rinnovata forza al sindaco Francesco P. Iannuzzi, di rispondere alle domande in merito alla vasca Imhoff sita in via Giovanni da Procida, le quali, nonostante gli siano state consegnate personalmente, giacciono nel limbo dell'indifferenza.

- I pescatori della zona sono pronti a testimoniare che il condotto sottomarino che dovrebbe portare le acque reflue a 1100 mt. dalla costa presenta delle falle a soli 20 mt. La G.d.M. non ha modo di verificare questa notizia perchè dovrebbe utilizzare dei coloranti e per farlo avrebbe bisogno dell'autorizzazione del Comune.
Non crede che sia il caso di appurare l'effettiva integrità di tale condotto?
- Quando parla di "intervenire prontamente in caso d'emergenza" si riferisce anche ai passati 8 mesi di inefficienza della vasca Imhoff durante i quali non si è attuato alcun tipo di trattamento delle acque reflue?
- In tale lasso di tempo per quale motivo non si è provveduto a smaltire i fanghi ma si è lasciato che si accumulassero?
- Nel capitolato speciale d'appalto che ha per oggetto la manutenzione ordaria, programmata e straordinaria dell'impianto di depurazione di Monte di Procida e dell'impianto di sollevamento ad esso strettamente connesso, leggiamo ad esempio:
ART.2 ONERI A CARICO DELL'APPALTATORE
punto 9: trasporto e smaltimento fanghi, grigliati, sabbia, ed ogni altra sostanza prodotta dal processo depurativo e dalla manutenzione delle opere
ART.6 INTERVENTI STRAORDINARI NON PROGRAMMATI
le spese per gli interventi straordinari dell'impianto è posta a carico dell'Appaltatore solo qualora derivi da incuria gestionale o da carenze applicative della manutenzione di cui agli articoli 4 e 5
La responsabilità di quanto accaduto lo scorso inverno è dell'Appaltatore o del Comune?
L'aver rinnovato il contratto alla G.d.M. sta a indicare un mea culpa o una rafforzata fiducia nella suddetta ditta?
- Secondo il suo parere un impianto "vetusto" che si occupa solo dello smaltimento di acque reflue domestiche non potrebbe contribuire ugualmente all'inquinamento?
O tale termine deve essere utilizzato solo per gli scarichi industriali?
Secondo questa logica la ricerca di coliformi nelle acque marine che razionale avrebbe?
- Perchè non ha convocato il consiglio comunale monotematico su tale materia nonostante la richiesta del gruppo Svolta Popolare?
e infine
- La Provincia ha dato parere negativo sull'impianto di Via Giovanni da Procida. Cosa ne pensa?

Alessandra Sagliocchi
Redazione Freebacoli

domenica 23 agosto 2009

SENSI UNICI MONTE DI PROCIDA: convocata il 26/08 l'assemblea cittadina


Pubblichiamo il volantino dell’assemblea cittadina sui sensi unici e sul nuovo piano viario, indetta per il 26/08

Cittadini !



Il 13/08 si è tenuto un incontro con il sindaco Iannuzzi e l’assessore Assante. L’amministrazione ha rifiutato categoricamente la richiesta dei cittadini di sospendere il nuovo piano dei sensi unici e non ha dato risposte su “soste selvagge” né su “sicurezza stradale”. Consideriamo questo atteggiamento del tutto inadeguato ed insoddisfacente poiché si resta indifferenti alle concrete esigenze della cittadinanza. Ora è necessario organizzarci per le prossime iniziative (anche di protesta) in tutela dei nostri sacrosanti diritti: a tal fine è opportuno riunirci in assemblea per decidere insieme il “da farsi”.



MERCOLEDI’ 26 / 08 - ORE 19.30


angolo della partecipazione


P.za XXVII GENNAIO



ASSEMBLEA


contro i sensi unici



Monte di Procida, 13/08/2009

sabato 22 agosto 2009

Tana salva truffa!


Addio alla alla gestione dei sistemi di rilevamento di velocità da parte dei privati. I Prefetti dovranno individuare i punti dove montare le apparecchiature elettroniche


RASSEGNA STAMPA. In seguito alle numerose lamentele cittadine, nei confronti dei "moderni ed ingegnosi" mezzi di rilevamento della velocità collocati sul nostro territorio, si ritiene opportuno pubblicare un articolo scritto dal giornalista Vincenzo Borgomeo, e pubblicato da "la Repubblica" il 22 Agosto 2009.


"
Addio a pattuglie nascoste con l'Autovelox. Massima tutela della privacy e addio soprattutto alla gestione dei sistemi elettronici di rilevamento di velocità da parte di società private. Queste le rivoluzioni imposte dalla nuova direttiva del ministero dell'Interno, emanata proprio oggi.

Ma c'è dell'altro: i Prefetti avranno ora il compito di monitorare sul territorio il fenomeno della velocità e di pianificare le attività di controllo in modo da evitare duplicazioni e una gestione degli autovelox volta solo a fare cassa. In particolare, i Prefetti dovranno individuare i punti critici per la circolazione dove si registrano più incidenti (con riferimento al biennio precedente) e a quel punto dovranno mettere a punto un sistema per controllare la velocità.
Il tutto sotto il controllo della Polizia Stradale che ha ottenuto così - è questa la novità più grossa - il coordinamento operativo dei servizi, con il compito anche di monitorare i risultati dell'attività di controllo svolta da tutte le forze di polizia e dalle polizie locali.
Dovrebbe quindi essere del tutto scongiurato l'uso indiscriminato che alcuni comuni fanno degli Autovelox, facendoli gestire dalle polizie locali, con il solo scopo di fare cassa. Il meccanismo è noto: piazzare rilevatori di velocità in zone dove non è chiaro il limite, in altre dove è stato appena abbassato e in altre nascondendo completamente le apparecchiature.
Viene da chiedersi a questo punto come faranno a sopravvivere alcuni comuni, visto che in molti casi il ricavato delle multe rappresenta più della metà del bilancio comunale... Staremo a vedere. Quello che conta - finalmente - è il fatto che si associa sempre di più l'uso di Autovelox al miglioramento della sicurezza stradale, con grandi vantaggi per tutti.
Ed è proprio con questo spirito che, oltre ad avere la gestione delle apparecchiature solo da parte dagli operatori di Polizia, ora ci sarà un controllo periodico obbligatorio di funzionalità degli apparecchi, ma anche nuove segnalazioni della presenza delle postazioni di controllo."

E' finito il nascondino....

J&A

venerdì 21 agosto 2009

Inciviltas Mirabilis




Vergogna. Mai altro incipit sarebbe stato così approppriato per mettere in risalto un vero e proprio sfregio alla storia ed alla civiltà di un'intera comunità. Siamo a Bacoli; la parte alta del centro storico cittadino. Dalla chiesa di S.Anna, epicentro e nucleo della cultura e della mentalità paesana, è possibile scendere sino ad arrivare presso uno dei principali vanti dell'Impero dei Cesari e degli Augusti: La Piscina Mirabilis. La più grande cisterna nota mai costruita dagli antichi romani, la quale aveva la funzione di approvvigionare di acqua le numerose navi stazionate presso il rinomato porto di Miseno. Sito archeologico abbandonato dall'incuria di una popolazione senza memoria e senza pudore. Bellezza monumentale affidata alla gestione di una anziana signora locale, pronta ad aprirne le porte tra un pasto e l'altro. Una struttura a pianta rettangolare, alta 15 metri, lunga 72 e larga 25, con una capacità di 12.600 metri cubi, adornata di quel manto d'inciviltà che solo l'ignoranza nostrana può tessere con una squallida dovizia d'innovazioni. Ed ecco che, quando ancora il sole è ben alto in cielo, proprio nei pressi della stradina antistante la cisterna imperiale, sorge un putriscente cumulo d'immondizia. Un' accozzaglia di materiale di risulta, generato succesivamente a qualche lavoro d'ammodernamento edilizio, che deturpa la vista di coloro che s'apetterebbero di trovare qualcosa di veramente MIRABILE. Che lascia sconcertati tutti, fuorchè gran parte dei residenti del luogo. Gente oramai abituata alla distruzione del loro "habitat". Gente che, da troppo tempo a questa parte, ha perso anche ciò che alcuni indignati individuano come "Il senso della Vergogna".

Josi Gerardo Della Ragione

Al fuoco!
























20 agosto 2009, una manciata di minuti alle 20:00. Una carovana di macchine percorre le stradine di Monte di Procida. C'è chi rallenta, chi accosta, chi si sporge dal finestrino.
Un fumo nero si alza dal territorio antistante agli chalet, in via Panoramica.
La preoccupazione sui volti della gente è evidente; troppo poco tempo, solo una settimana, dall'ultimo incendio.
Dopo il fumo, le fiamme. E con queste le prime telefonate al Corpo Forestale dello Stato. In poco tempo accorrono sul posto i vigili del fuoco di Monterusciello, la Protezione Civile Falco, diverse autocisterne.
Basta un attimo e tutto brucia. L'aria comincia a farsi pesante. Lo scenario, per chi non è avvezzo, ricorda quello dantesco.
Il traffico viene temporaneamente bloccato e nell'arco due ore circa, grazie a un pronto intervento, l'incendio viene domato.
Tutto rientra nella normalità. Si tira un sospiero di sollievo per il pericolo scampato.
Gli chalet ritornano a lavorare alacremente.
I parcheggiatori abusivi, proprietari indiscussi dei marciapiedi e dell'asfalto antistante ai locali, anche.
Le numerose volanti delle forze dell'ordine presenti, preoccupandosi dell'emergenza sfiorata, osservano tutto nell'insieme senza batter ciglio.
Segno che lo scorrere quotidiano delle cose ha ripreso il suo corso.

Alessandra Sagliocchi
A&J

giovedì 20 agosto 2009

L'inefficienza delle tenebre


Cappella, Viale Olimpico. Un viale luminoso, alberato, una delle strade più larghe, ampie e spaziose di tutto il territorio bacolese. Quella stessa strada che permette la decongestione del traffico urbano sia montese che bacolese. Quella strada di passaggio, che è di tutti e di nessuno.
Quella strada, che potrebbe essere una “signora” strada, ma che purtroppo a causa delle inefficienze, non lo è. E che purtroppo non è l’unico punto del territorio a soffrire di queste mancanze, e ce ne siamo accorti con l’incontro del nostro “caro-ingegnere-tutto-fare
” Balsamo. Ma aldilà di questo, è un colpo al cuore notare che la tanta luminosità giornaliera viene offuscata dall’oscurità non appena arriva l’imbrunire. Fino alle 20, qualche spiraglio di luce c’è: sono le vetrine dei negozi e dei bar che danno vita alla periferia cappellese. E poi? E poi, sembra una location per un film horror. Tenebre ed oscurità la fanno da padrona. Se si trovasse a passare per questa strada Dario Argento, la troverebbe ideale per un remake dell’inseguimento della ragazza nel suo film “Tenebre”. Per non parlare degli autisti che non vedono i pedoni attraversare la strada ed i confini della percezione sono sempre più labili. E’ qualche giorno che tutto l’impianto d’illuminazione non funziona: spento o rotto? Abbiamo deciso di contattare gli uffici competenti della manutenzione della pubblica illuminazione del Comune di Bacoli. Bene, ci siamo accorti che i numeri telefonici segnati sul sito (http://www.comune.bacoli.na.it/?idarea=27&centro=area della visibilità&sottocentro=servizio manutenzioni) sono inesistenti!!! Provate anche voi!! Ed allora, come risolviamo la questione? Contattiamo il X settore! Dopo aver spiegato pazientemente la questione all’interlocutore dall’altra parte della cornetta, ho notato un alone di inconsapevolezza. Nessuno ha segnalato l’inefficienza? Nessuno ha notato la notte repentinamente scendere sulla strada cappellese? “Sogno o son desta?” Sarà, ma intento i nostri supereroi della manutenzione hanno promesso di notificare la situazione al fine di porvi rimedio. Vedremo stasera. Alla prossima puntata.

Ilaria Carannante