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Freebacoli

Freebacoli: giugno 2011

giovedì 30 giugno 2011

E’ Anarchia a Marina Grande, Nuovo Cancello Su Strada a Passaggio Pubblico: Parte l’Esposto

2E’ stata segnalata nei giorni scorsi da un gruppo di cittadini di Bacoli, l’installazione non autorizzata di un cancello in rame zincato, montato alla fine di via Tiberio (ex via Scamardella) a distanza di dieci metri dal mare. Tale stradina, per chi non lo sapesse, riveste un ruolo strategico per i residenti della zona, in quanto consente da sempre a coloro che frequentano le spiagge della marina grande, una comoda discesa al mare.

Difatti anche se la strada sia privata, una sentenza della corte di cassazione dell’Agosto del 2003 ordina : “Una strada privata su cui è svolto il passaggio pubblico da oltre un ventennio, è da ritenersi assoggettata per usucapione a una servitù pubblica di passaggio”.

La sentenza sembra molto chiara, anche di fronte alla più aberrante teoria della “interpretazione della legge” portata vergognosamente avanti dalla maggioranza durante l’ultimo consiglio comunale.

Ma come al solito Bacoli fa eccezione alla legge.

1Per il momento suddetto cancello è lasciato aperto o al massimo chiuso ad un solo battente, ma dubito fortemente che sia stato messo in piedi per tale scopo.

Più persone hanno chiesto le motivazioni che hanno portato “l’ignoto cittadino” all’installazione del cancello e la risposta data è che lo stesso dovrà servire da deterrente per la frenetica ed eccessiva circolazione di motorini, che soprattutto nella stagione estiva, provoca malcontento tra i residenti della zona, sia per lo smog che arriva sin dentro le cucine delle abitazioni che affacciano sulla spiaggia, sia per il rumore dei motori che spesso disturbano intollerabilmente la quiete, specialmente nelle prime ore del pomeriggio.

La domanda sorge a questo punto spontanea: se il motivo è quello di evitare che i mezzi a due ruote entrino nell’angusta stradina, non sarebbero bastati, previo permesso del comune, dei semplici paletti antitraffico? Perché mettere su un cancello in una strada così frequentata soprattutto nella stagione estiva da bagnanti e villeggianti di Bacoli?

Alcuni abitanti della zona, già infastiditi dall’irrefrenabile e massiccia “volontà d’edificazione” che ha trasformato i gallinai, pare addirittura così dichiarati al catasto, in lussuosi appartamenti da fittare, dichiarano di aver sempre fruito di tale discesa alla spiaggia da quando erano bambini, senza che mai nessuno l’avesse rivendicata come sua proprietà.

3E molti di loro sono sopra i sessant’anni.

In più, visto che l’ufficio tecnico di Bacoli ha accertato che la strada è privata, andrebbe chiarita la situazione dell’impianto di illuminazione, visibilmente appoggiato sul palo dell’illuminazione pubblica adiacente, per di più attraverso cavi volanti e pericolosi per i passanti.

La chiusura di tale cancello comporterebbe gravi disagi per tutta la cittadinanza di via Tiberio, e in più rappresenterebbe un vero e proprio abuso da parte di chi, pare addirittura senza far pervenire nessun tipo di richiesta di autorizzazione al comune, si è arrogato il diritto di innalzare un cancello in una strada a passaggio pubblico.

Inoltre sarà a breve protocollata una richiesta ufficiale di verifica (Clicca Qui), sottoscritta da decine di cittadini che si associano alla denuncia, che sarà poi inviata al più presto all’ufficio tecnico di bacoli, ai carabinieri e al sindaco Ermanno Schiano. Ci auguriamo un pronto intervento da parte delle autorità competenti e dell’amministrazione, dalla quale si attende con trepidazione un seppur minimo segnale di legalità.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Turismo di Serie B, Miseno e Miliscola si Trasformano in Cimiteri Per Automobili – VIDEO NOTTURNO -

miseno La Redazione di Freebacoli pubblica un video realizzato nella notte di sabato 26 giugno 2011 lungo il litorale di Miseno con cui si documenta, in parte, la drammatica situazione in cui vertono le strade del territorio non solo quelle di Miseno.

L’assenza di controllo e di regolamentazioni fanno si che il lembo di terra diventi il sabato sera terra di nessuno dove impera la sosta selvaggia, situazione insopportabile sia per i residenti che per tutti coloro che vengono a passare il sabato sera nella nostra amata Bacoli.

Tale situazione ovviamente non è nata la settimana scorsa ma c’è da anni e da anni nulla e poco si è fatto a riguardo. Quest’anno si è pensati di risolvere il problema aumentando il numero dei vigili durante la stagione estiva, il che in teoria manco è sbagliato, ma la legge del ministro Brunetta (che vieta di assumere personale quando più del 40% spese del comune sono destinate agli stipendi del personale), rende il bando illegittimo e quindi viene ritirato.

Dopo ciò la maggioranza non ha fatto nulla eccetto dare la colpa ai consiglieri che avevano chiesto chiarimenti a riguardo.

Il problema come molti commenteranno è dei più semplici, ma qualcosa pur bisognerà fare.

Ad esempio in primis bisogna cercare altri rimedi per sopperire alla carenza di controlli, poi bisognerebbe aumentare i parcheggi, ma ahimè i nuovi spazi per i parcheggi non possono essere creati dal nulla. Quindi si è costretti a percorrere strade alternative cercando di disincentivare proprio l’uso delle macchine aumentando le aree pedonali, incentivando in tali zone proprio l’uso dei pullmini sia pubblici che privati, facendogli fare il servizio navetta per i più sfaticati.

Queste sono idee banali chissà anche utopistiche ma qualche scelta coraggiosa la nostra amministrazione la dovrà pur prendere, si potrebbe seguire l’esempio di altre realtà turistiche che sono riuscite a superare questi problemi.

Altrimenti l’unica alternativa è rendere durante l’estate la nostra Bacoli un cimitero per auto, dove per fare 1 km dobbiamo star fermi 3 ore, e consegnare le nostre strade ai più prepotenti dove l’unica legge valida non appartiene al codice stradale ma semplicemente al più forte e arrogante.

Antonio Carannante
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

mercoledì 29 giugno 2011

Bacoli, le Autospazzatrici (Rotte) si Pagano a Peso d’Oro: Bruciati 2,5 Milioni di Euro

L’Amministrazione Comunale scialacqua
e i cittadini Bacolesi pagano

image Un esempio di come la presente e la passata Amministrazione di Bacoli dissipino i soldi dei cittadini è sicuramente rappresentato dalla Flegrea Lavoro.
In questo articolo stiamo parlando soltanto dei costi, perché è indubbio che finalmente, anche a causa delle forti pressioni esercitate dalla popolazione che la richiedeva da anni, si sia dato avvio per la prima volta ad una raccolta differenziata che, seppur non ancora del tutto efficace ed efficiente, sicuramente rappresenta un grosso passo in avanti contro il nulla, lo zero assoluto, del passato.
È parimenti indubbio però, come vedremo nel corso di questo articolo, che non si può pensare di continuare a ribaltare sui cittadini dei costi spropositati e che quindi, un volta terminato lo stato emergenziale e quello di avviamento, tali costi dovranno essere drasticamente diminuiti.
La Flegrea Lavoro ha dovuto, a termini di legge perché i bilanci sino al 2008 erano in passivo, cioè era stato speso più di quanto incassato, svalutare il Capitale Sociale da 1,3 milioni a 140.519 euro. (delibera di Giunta 29 del 17/2/2011). Si sono così persi 1.159.481 euro dei cittadini Bacolesi. Questa perdita non è ovviamente imputabile alla presente ma alla precedente Amministrazione, trattandosi di debiti precedenti l’anno 2010, anno in cui ha iniziato ad operare l’Amministrazione Schiano.
L’attuale amministrazione ha però acquistato, ad un valore molto maggiore di quello esposto in bilancio, il 49% di azioni di Flegrea Lavoro, determinando un ulteriore danno di euro 147.741,37 euro alle tasche dei cittadini di Bacoli. (si vedano gli articoli su Frebacoli del 25/11/2010 “ Il Comune di Bacoli compra la Flegrea Lavoro: Una stima ne duplica il valore” e del 1/12/2010 “Flegrea Lavoro in cerca di identità”.
Questo brillante risultato è stato ottenuto grazie ad una perizia che sopravvalutava tutti i beni, duplicandone o triplicandone valore, portando a euro 680.950 il patrimonio netto della Società che invece da bilancio era di circa 380.000 euro.
 Esempio fulgido di come i valori della perizia siano stati ampiamente sopravvalutati è il caso dell’ “AUTOSPAZZATRICE”. Questo è un mezzo che non vediamo più per Bacoli da molti e molti anni perché rotto: ebbene, in bilancio il suo valore era di 25.049,04 euro (già troppo), ma la perizia ne incrementava il valore di ben 45.000 euro, portandolo a 62.622,63 euro.
Abbiamo ovviamente pensato: “La nostra Amministrazione la farà riparare e potremo ammirarla mentre tira a lucido le vie cittadine”. Ed invece no, non è così. Sono passati pochi mesi e testualmente leggiamo, con nostro enorme sconcerto, nel “Business Plan” della Flegrea Lavoro, che occorre :”una macchina lava-spazzatrice (prezzo indicativo c.ca 70.000€) che andrebbe a sostituire quella già posseduta dalla Società, che risulta, in seguito a valutazione e preventivo, non conviene recuperare”.
image E ci domandiamo: come è possibile che un bene a cui una perizia attribuiva un valore di 62.000 euro risulti invece, in seguito a “valutazione e preventivo” irrecuperabile?
Una macchina irrecuperabile, che quindi non valeva niente, è stata valutata circa il 90% di una macchina nuova, pagando così più soldi ad Italia Lavoro. Ma chi se ne frega, tanto questi soldi non li caccia mica l’Amministrazione, ma escono dalle tasche dei cittadini Bacolesi.
Nel 2004 il Comune di Bacoli e la Flegrea Lavoro stilarono una convenzione il cui oggetto era non una generica raccolta, bensì quella differenziata
 La nuova convenzione approvata lo scorso sabato 25 giugno 2010 prevede esattamente gli stessi punti della precedente; è soltanto leggermente differente l’elencazione (art 2 di entrambi le convenzioni) e VIENE AGGIUNTA LA SOLA “PULIZIA DELLE SPIAGGE LIBERE E DELLE AREE CIRCOSTANTI QUELLE LACUSTRI”
Per questi servizi la precedente convenzione prevedeva a partire dal 2008 un corrispettivo di euro 3.432.000, comprensivo di IVA (art 4), aumentabile al massimo del 4% annuo (art. 6). Ciò significa che nel 2011 il corrispettivo avrebbe dovuto essere al massimo 3.860.533,25. La nuova convenzione prevede un canone iniziale di euro 5.005.000, con un ulteriore aggravio per le tasche del contribuente Bacolese di 1.144.466,75.
Siamo così ad un totale di circa 2,5 milioni di nostri euro dissipati.
Va sottolineato che, come anche più volte discusso in sede di Consiglio Comunale, la media nazionale per i servizi di RSU locali è di 1 operatore per circa 800-1000 abitanti. Applicando questo criterio a Bacoli si andrebbe dai 28 ai 35 addetti. Considerando che il nostro territorio ha strade strette e tortuose, si può pensare di aumentarlo del 10-15%, arrivando pertanto intorno ai 40 addetti. Invece no, ci sono già 51 unità, ma devono diventare 63, cioè 1 ogni 430 abitanti.
Ed i costi? Sono lievitati sino a raggiungere, come leggiamo nella delibera di Giunta 140 del 13/5/2011, euro 7.353.625,64, così ripartiti:
oneri raccolta differenziata € 710.000,00
noleggio e materiale € 372.000,00
oneri per convenzione Flegrea Lavoro S.p.A. € 4.179.000,00
L.S.U. comprensivo di oneri € 70.000,00
canoni di locazione deposito Avino € 40.000,00
debitorie pregresse € 300.000,00
personale € 200.000,00
Totale 5.871.000,00
A carico della Provincia 1.482.625,64
costo complessivo del ciclo integrale dei rifiuti 7.353.625,64
Si badi bene , ciliegina sulla torta, come specificato in Commissione Bilancio, i 200.000 euro di personale sono quelli per gli addetti all’emissione delle bollette.
Il Bilancio di Previsione 2011 (delibera di Giunta 142, sempre del 13/5/2011) prevede invece di recuperare ancora circa 80.000 euro in più, esattamente 7.434.000.
Se si confronta questa cifra con il bilancio di previsione 2010, che indicava €6.108.319,25, si vede che c’è stato un aumento che sfiora il 22%.
Poiché l’aumento della Tarsu è stato per il momento soltanto del 10% (e ci a auguriamo che non ce ne siano ulteriori) si recuperano soldi anche in altri modi, aumentando ad esempio l’addizionale Comunale Enel di circa l’84% (lo scorso anno Bacoli prevedeva di incassare da questa addizionale 342.257,57 euro, questo anno 660.000).
E poi dicono che in Italia abbiamo bollette elettriche molto elevate, ci ricaricano sopra quello che vogliono!!! [Il Mattino del 7 giugno riporta che anche la Provincia aumenterà questa gabella].
E vediamo come questi aumenti siano pesati sulle tasche di noi cittadini.
Il seguente grafico mostra l’evoluzione della TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani) dall’anno dell’incarico a Flegrea Lavoro, 2004 ad oggi, in euro per metro quadro, per civili abitazioni (in blu l’importo netto, in rosso quello con le addizionali del 15%):
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L’aumento totale da quando opera la Flegrea Lavoro è quindi del 99% (forse sembrava brutto fare un 100% tondo, è come quando si espone un prezzo a €9,99, invece di 10, serve ad addolcire la pillola).
E per ultimo ma non meno importante, il bilancio consuntivo 2009 ci dice che al 31/12/2009 il Comune non aveva ancora incassato per anni precedenti, cioè fino al 2008 ben €6.189.438,34.
Nel corso del 2009 e del 2010 questa cifra è ancora ulteriormente aumentata, sapremo esattamente di quanto dal prossimo bilancio consuntivo, ma sembra che il ritmo dell’incremento sia purtroppo di oltre 1 milione di euro per anno.
Ci piacerebbe sapere chi sono quei contribuenti che, non pagando, mettono in ulteriore pericolo le già dissestate casse comunali, ma questo, almeno per il momento, non ci è dato di conoscere.
Alessandro Parisi
Redazione Freebacoli

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martedì 28 giugno 2011

Il TAR sul Futuro della Polizia Municipale: Due Vigili Urbani a Rischio “Annullamento”

image Trema il Comando di Polizia Municipale: il TAR potrebbe annullare il concorso pubblico di dicembre, riducendo di due unità il corpo dei caschi bianchi locali.

E’ attesa a giorni la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale con la quale si comprenderà l’effettiva legittimità del concorso pubblico indetto dal Comune di Bacoli per l’assunzione, part-time prima ed a tempo indeterminato poi, di due vigili urbani. Gli stessi che si sono andati ad aggiungere alle altre due unità assunte, con metodologie controverse e discutibili, attraverso la cosiddetta “mobilità”.

Si è tenuta nella mattinata dello scorso 16 giugno, presso la sede del TAR di Napoli, l’udienza che ha visto contrapporsi il Comune di Bacoli, rappresentato dall’avvocato Capasso, ed Arturo Pietrangeli, rappresentato dall’avvocato Marone.

Il motivo del contendere era la legittimità del bando tenutosi lo scorso dicembre e concluso, tra una bufera di polemiche e soltanto grazie ad una sospensiva, poco prima del Veglione e delle trascinanti melodie di Little Tony in villa comunale. Un paio di giorni prima dello spettacolo mozzafiato sovvenzionato attraverso una spesa pari a 150mila euro, stanziati dalla Comunità Europea ed utili per promuovere l’indotto ed il turismo della cittadina flegrea.

Pietrangeli, giovane del territorio, nonostante avesse un’età superiore ai 18 anni e sebbene, secondo Regolamento Comunale, fosse abilitato a concorrere ai bandi di assunzione, si era visto privato alla possibilità di partecipare lealmente, al concorso pubblico per ambire al casco bianco. Il motivo era semplice: al bando, chissà perché, potevano partecipare soltanto i possessori di Patente A senza limiti. Sì, proprio quella che può essere acquisita, secondo quanto previsto dalla Legge nazionale, dall’età di 21 anni.

Ma Pietrangeli di anni ne ha 20 e, nonostante il Regolamento glielo permetta in quanto maggiorenne, non potrebbe partecipare alla prova scritta del concorso poiché carente ( per via dell’età) di quella tipologia di patente.

Il Regolamento Comunale in materia, difatti, permette nuove assunzioni di aspiranti vigili soltanto nel caso in cui questi ultimi abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 32 anni. Un modo per salvaguardare lo stesso corpo di Polizia Municipale da potenziali assunti già logori prima ancora di vestire la divisa tanto ambita.

Hai tra i 18 ed i 20 anni? Per il Regolamento Comunale puoi essere assumibile. Per il bando, invece, è meglio che te ne resti a casa.

Fa niente. Anche perché basterebbe ricordare che tutto sommato allo stesso Pietrangeli, esempio vivente del marchiano errore, è stato anche proposto di partecipare alla prova scritta, nonostante non lo potesse fare. E ad avanzare l’avance non è stato un quaquaraquà qualsiasi bensì, udite udite, lo stesso segretario generale di Bacoli, presente in aula al momento della prova. “Il segretario generale, persona molto intelligente, invitava a più riprese il Pietrangeli per fargli effettuare la prova”, ha asserito lo stesso avvocato Marone in assise.

Fa niente, anche perché, tra i vincitori del concorso, vi è qualcuno che di anni ne ha 33.

Sono le 11 del mattino del 16 giugno e la Corte fa l’appello: molti gli avvocati presenti, tanti coloro che chiedono il rinvio dell’udienza. C’è chi attende documenti, chi ha già trovato un’intesa e chi, semplicemente, preferisce avere altro tempo per preparare la difesa.

Tra questi ci sarebbe anche l’avvocato posto in rappresentanza dell’intera comunità bacolese. Lui cerca di rinviare ma Barone, difensore del Pietrangeli, prende la toga scura e, imperturbabile, è già fermo dinanzi all’emiciclo.

“Arturo Pietrangeli contro Comune di Bacoli”, tuona lo “strillone” di giornata, annunciando la pubblica udienza.

E qui capita ciò che non ti aspetti. Mentre Marone cerca di esporre le proprie argomentazioni, analizzando i contenuti del concorso, la difesa del Comune di Bacoli si nasconde dietro ai cavilli non uscendo allo scoperto.

imageUno smacco per una comunità la cui classe politica avrebbe tutto l’interesse, soprattutto in Tribunale e dando seguito alle promesse elettorali, di essere quanto più trasparente possibile.

“Accusate il bando? Bene, analizziamolo punto per punto. Il Comune di Bacoli non ha nulla da nascondere poiché pone la legalità come elemento fondante e costituente di ogni atto da esso redatto e deliberato”, questa sarebbe stata l’unica risposta da contrapporre dinanzi a denunce gravi. Alle accuse di irregolarità si risponde, quando non si ha nulla da temere, con il sorriso sulle labbra e la sicurezza propria di chi ha le carte in regola.

L’avvocato del Comune, costato alla comunità bacolese circa 2000 euro, di certo in accordo con la parte da lui assistita, decide di non entrare nel merito. “Pietrangeli non è direttamente interessato al bando e quindi la sua accusa è pretestuosa”, ribatte con fermezza Capasso.

Marone però non indietreggia e, forse già immaginando la difesa dell’avversario, sfodera dal cilindro una sentenza, emessa proprio dal Tar Campania, che smonta il labile (e controproducente) castello di sabbia municipale: “può fare ricorso ad un bando soltanto chi vi ha partecipato”, dice, in breve, il testo dell’atto redatto dal tribunale amministrativo.

Capasso è in difficoltà e sbanda. Alza la voce, accusa, incolpa. E con lui, in verità, sbanda anche un’intera città che non capisce il motivo per cui sussista tale timore nell’entrare nel merito degli atti deliberati proprio da chi, soltanto pochi mesi prima, era stato votato per democratica volontà popolare.

“La casa comunale sarà un palazzo di vetro”, tuonava il Pdl locale al fianco di Bocchino e Carfagna. Poi però dinanzi alla Corte si utilizzano mezzucci che infastidiscono chi, al di là del voto elettorale, non solo si sente pulito ma, a maggior ragione, esige di essere rappresentato con modalità limpide e trasparenti.

L’udienza finisce e la sentenza è attesa a giorni. Soltanto allora si conoscerà il parere della Corte che, dopo dei freni iniziali, è apparsa molto interessata alle argomentazioni di Marone che, nel rammentare il merito del bando, puntava in alto invitando il TAR ad adottare un metodo che superi ogni vincolo.

Da un lato l’ostruzionismo, dall’altro la chiarezza. Nel finale la sentenza, con la città, in ogni caso sconfitta, che attende di sapere .

Perché alla comunità bacolese, sana e ligia alle regole, serve sapere se chi calca le proprie strade in divisa, difendendo e nello stesso tempo rappresentando la legalità, ha vinto un bando regolare.

Se non l’ha fatto, torni dal Franco protettore montese o, semplicemente, continui a fare l’autista.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Caos Rifiuti, Si Mischia Ancora a Bacoli: Continuano gli Episodi di Raccolta (IN)Differenziata - VIDEO

video2 Bacoli, secondo quanto desumibile dal Business Plan della Flegrea Lavoro spa, ha raggiunto, nel mese di maggio, il 41% di raccolta differenziata. Nei prossimi giorni, così come promesso dal sindaco e dall’assessore alla Nettezza Urbana, anche le degradate periferie di Cuma e del Fusaro, dovrebbero essere coperte da questa tipologia di raccolta che, senza alcun ombra di dubbio, eliminerebbe anche in quelle zone le montagne di spazzatura che spesso giacciono su marciapiedi, strade ed a pochi passe da scuole ed abitazioni.
Un motivo di vanto per questa amministrazione, di certo potenzialmente migliorabile, che però viene periodicamente intaccato da episodi che poco hanno a che fare con una sana raccolta differenziata e che nuocciono non solo all’intera cittadinanza ma anche allo stesso servizio che, tra mille difficoltà e di certo attraverso il certosino impegno del presidente della FL Renzo Geronazzo e del direttore tecnico Beatrice Fabbricatore, ha migliorato le condizioni igienico-sanitarie cittadine, allontanando lo spettro delle “monezzopoli”, così come presenti, tanto per fare un esempio, nella vicinissima Pozzuoli.
Per questo la Redazione di Freebacoli, nella speranza di essere da pungolo e da stimolo, pubblica un video in cui s’immortalano scene di mancata “raccolta differenziata”. Operatori ecologici, a più riprese ed in giorni differenti, raccolgono buste di differenziata con bustoni neri contenenti chissà cosa.
Cosa chiediamo? La normalità ed il rispetto delle regole. Le stesse che, giustamente e spesso a suon di multe, vengono rispettate dalla cittadinanza sana.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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lunedì 27 giugno 2011

Si Va in Scena a Bacoli, Cala il Sipario? No, Cade il Palco. Storia dell’Assurdo in Terra Nostrana

imageChe Bacoli fosse il paese del ridicolo e dell’assurdo lo si considerava, oramai, un dato acquisito e consolidato. Ciò che però lascia interdetti, per la periodicità con cui si ripropone, è il doversi quotidianamente confrontare con scenari e realtà che vanno ben oltre l’immaginario collettivo determinando, nel cittadino o nel lettore comune, un interrogativo dal retrogusto “amletiano”:

“Questi qui, ci sono o ci fanno?”. E la risposta non è di certo semplice o lineare.

E’ il mese di maggio è l’ASD “Il Centro”, con trenta giorni d’anticipo rispetto al saggio di fine anno e nell’assoluto rispetto del regolamento Comunale in materia, si è premurata di chiedere l’utilizzo del palco di proprietà del Comune di Bacoli. Quello, tanto per intenderci, da tempo immemore utilizzato per concerti, eventi di piazza e, in genere, per le manifestazioni organizzate in territorio nostrano.

Siamo sempre in maggio ed il X Settore comunale concede l’autorizzazione, adesso gelosamente custodita tra le mani degli organizzatori per l’utilizzo della struttura. La manifestazione è in programma per il 25 giugno, data che cade nel periodo (dal 15/6 al 15/9 come da regolamento) in cui il palco (sempre di proprietà del comune) dovrebbe essere montato automaticamente ed in maniera stabile dagli operai municipali all’interno dell’emiciclo della Villa comunale. L’area su cui dovrebbe ergersi il monumento dell’Ambrosino.

Ma i regolamenti in terra flegrea o sono carta straccia o vanno interpretati, e perciò il comune provvede al montaggio del palco soltanto due giorni prima della richiesta, il giorno 23/6.

Però, anche se in forte ritardo, lo monta.

Si giunge alla mattina del 25 ed il saggio si avvicina. Il presidente dell’ASD “Il Centro” decise di recarsi sul posto per provvedere all’allestimento del palco e per permettere agli oltre 100 allievi, per lo più giovanissimi, di effettuare le ultime prove in preparazione dello spettacolo serale. Si attendo più di quattrocento presenze, tra genitori ed appassionati, e l’attesa è tanta.

Ma, prima d’immaginare scenari di mite normalità, si deve tener ben a mente un particolare di non poco conto: siamo a Bacoli, il paese del ridicolo e dell’assurdo.

E così, sorprese delle sorprese, dal Comando dei vigili urbani parte l’ordine di smontare “ad horas” il palco. Nella tarda serata di venerdì un esposto, probabilmente via fax, è stato indirizzato alla fortezza dei caschi bianchi comunali. Ad essere richieste sono informazioni di routine: la sicurezza della struttura ed i certificati di agibilità, nonché quelli di collaudo, della costruzione in legno.

Ma suvvia! Un bene di proprietà del Comune di Bacoli potrebbe mai non essere coperto da certificati di idoneità strutturale e di collaudo? Sarebbe image assurdo, ridicolo.

Il palco non ha nulla di tutto ciò. Pare che non ci fosse neanche un documento che attestasse la reale identità dello stesso. Ed il Comando Vigili lo sa bene.

Tanto che è proprio la comandante dei vigili, informata dell’esposto e pur essendo fuori ufficio, a disporre lo smontaggio “ad horas” della struttura. “Smontate tutto”, avrà sentenziato al telefono.

Ma come è possibile dare l’autorizzazione per l’utilizzo di un palco che non si può autorizzare? Boh.

Ma è da questo momento in poi, mentre si cerca di dare risposta all’arcano quesito, che cominciano i primi rimpalli di responsabilità. Quelli tipicamente locali: “Io? E chi sap nient”-

Dal X settore, firmatario della concessione, si cercava in tutti i modi di reperire qualche documento, come, ad esempio, i certificati di collaudo e di agibilità. Ricerca risultata non solo vana ma anche paradossale. “Vir buon! C’adda stà a forz”, rassicuravano i primi tecnici giunti sul posto.

imageA quel punto si è provato a trovare una nuova soluzione: “Bisogna trovare un tecnico comunale che accerti la presenza di questo certificato, assumendosene ogni tipo di responsabilità”. Il “fuggi fuggi” è generale. Giungono ben quattro tecnici che, all’unisono, si sono rifiutati di accertare questa situazione. L’unione, d’altronde, fa la forza.

“Il palco è buono, sta qua da venti anni, sicuro che non se ne cade, però io non firmo niente…”, asserivano i più impavidi. Gli altri, a fase alterne, muovevano la testa, annuendo.

“Ma se il palco è buono, perché non si provvede a stilare questa certificazione, con un tecnico privato pagato direttamente da noi? Se ci sono delle irregolarità, possiamo risolvere direttamente in giornata, pagando gli interventi per la “messa in sicurezza totale””, propongono gli organizzatori, cercando di superare lo stato d’empasse.

“No. O lo smontate o lo sequestro e lo faccio piantonare tutta la notte per evitare che qualcuno ci salga sopra”, gli ordini sono chiarissimi

Alle 16 il palco viene poi smontato, gli organizzatori in mezza giornata, con l’acqua alla gola, riescono a predisporre l’iniziativa in un’altra zona e, nonostante il Comune di Bacoli, tutto va per il meglio.

E pensare che su quello stesso palco sono saliti tutti i politici (o aspiranti tali) che oggi sono al potere per tenere i loro comizi elettorali al fine di ottenere il consenso dei cittadini.

Che dire, meno male che in quella occasione il palco ha retto.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Un Abusivo Scrive ai Cittadini di Bacoli e Monte di Procida: “Stanno per Abbattermi la Casa”

Lettera aperta ai miei concittadini

image Sono ormai ben 8 mesi che combatto, insieme a mio fratello e alla famiglia Carannante, coinvolta in primis nella stessa tragedia, per difendere le nostre CASE dalle ordinanze di demolizione che la Procura ha deciso di eseguire in modo preferenziale e discriminatorio.

In questa odissea ho avuto l’appoggio dei due Sindaci ma non quella del POPOLO!!!!!!!!!!!!!!!!

Ma mi chiedo: abusivi sono solo i Cardamuro ed i Carannante????????????

Certo che NOOOOOOOOOO

Da quando non si rilasciano licenze edilizie???

Quante sono le case nate negli ultimi 40 anni???

CHIEDO A TUTTI

DI PRENDERE COSCIENZA DEL GRAVE DRAMMA E DI PARTECIPARE ALLA PROTESTA CHE SI TERRA’ A ROMA GIOVEDI 30 GIUGNO P.V. FINALIZZATA ALL’INSERIMENTO DEL DECRETO BLOCCA RUSPE ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE SI SVOLGERA’ IN QUELLA STESSA DATA.

E’ l’ultima di numerose ed estenuanti azioni messe in opera per risolvere un problema che non riguarda solo i Cardamuro ed i Carannante, ma investe tutti gli abusivi che, se ancora non lo sapessero, possono utilizzare le ricevute di pagamento del condono come carta igienica, visto che la Campania è esclusa dalla sanatoria del 2003!!!!!!!!!!

A TUTTI RAPPRESENTO CHE

se anche questa iniziativa, che potrà portare ad esiti positivi solo con la presenza massiccia del popolo, non condurrà il Governo a decretare il Blocca Ruspe,

MI VEDRO’ COSTRETTO A DENUNCIARE ALLA PROCURA DI NAPOLI

- TUTTI GLI ABUSIVI di Bacoli e Monte di Procida, visto che fino ad oggi si sono arrogati la facoltà di infischiarsene del problema… e dico tutti, quelli vecchi e quelli nuovi, quelli grandi e quelli piccoli;

- Gli Uffici Tecnici dei due Comuni che non hanno provveduto a bocciare TUTTE le pratiche di condono 2003, pur sapendo che allo stato dei fatti non potranno essere MAI ACCOLTE;

- Le tante “magagne” che tutti ben conoscono!!!!!!!

LASCIO A VOI IMMAGINARE QUANTO VERRA’ A GALLA E COSA ACCADRA’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Spesso si dice che la POLITICA è assente , ebbene, oggi mi sento di dire che la politica è sporca, falsa e strumentalista, ma sento soprattutto l’esigenza di urlare che è il popolo stesso la rovina dei nostri paesi, un popolo assente, un popolo che non si indigna più!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Nel ringraziare i Sindaci ed i pochi concittadini, abusivi e non, che hanno partecipato ad alcune iniziative svoltesi negli ultimi mesi,

rinnovo a TUTTI l’invito a prendere atto del dramma, che ripeto è di TUTTI, e a PARTECIPARE numerosi alla protesta di giovedì prossimo a Roma e alla successiva che prevede, in uno dei prossimi fine settimana, il blocco dell’ingresso nei nostri Comuni, mentre contestualmente altri manifestanti guidati dai rappresentanti dei vari Comitati nati a difesa della casa, bloccheranno la statale Sorrentina, allo scopo di paralizzare totalmente Napoli e Provincia e FARCI ASCOLTARE.

Raffaele Cardamuro

Per info e adesioni:

3383265944 R. Cardamuro

3382169637 G. Carannante

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domenica 26 giugno 2011

La Maggioranza “Da i Numeri” ed Infiamma il Consiglio Comunale: “Le Leggi Vanno Interpretate”

image Una giungla di anime senza meta, prive di alcun senso logico, civico ed istituzionale: la maggioranza di governo continua a dare gravi segni di squilibrio, mettendo in ridicolo il “proprio” presidente del consiglio comunale ed interpretando, al pari di carta straccia, leggi e regolamenti.

E’ sconcertante prendere atto del modo, sempre meno democratico ed equilibrato, con il quale lo pseudo centrodestra locale intende dirigere, a proprio esclusivo piacimento, la cosa pubblica ed i lavori del Consiglio Comunale. Un’insania ascendente che, oltre a mortificare i valori dell’Istituzione, mostra un nervosismo inusuale, proprio di chi comincia a percepire i primi tremolii padri di conseguenze dalla prospettiva catastrofica.

Un primo dato, inossidabile, deve essere però ben fisso nelle menti di tutti: raccontare compiutamente le gesta dei politicanti di maggioranza è un’impresa impossibile, propria soltanto del Divino. Noi, da comuni mortali, attenti alle dinamiche dell’assurdo cittadino, potremmo soltanto darne il senso invogliando in tal modo il lettore, mostrando alcuni aneddoti, a recarsi autonomamente verso le segrete stanze della Sala Ostrichina del Parco Vanvitelliano del Fusaro.

Lo spettacolo, puro e crudo, è lì. Il resto, dai circhi ai teatri dell’assurdo, sono niente più che volgari imitazioni.

Partiamo con i numeri, quelli matematici: ieri sera la maggioranza di governo era nuovamente priva del numero legale. A salvarla è la “seconda convocazione” che, così come previsto dal Regolamento, ferma a “7” il numero minimo di consiglieri utili per rendere valida la seduta consiliare, mentre in prima convocazione ne servirebbero “11”. Tra i banchi del potere vi sono soltanto 8 consiglieri (compreso il presidente del consiglio).

A mancare, nuovamente, sono Luigi Della Ragione e Luigi Carannante (Pignazella), che già il giorno prima avevano disertato l’assise determinando, nel capo teorico, un’evidente accelerazione del battito cardiaco. A loro si aggiungono Antonio Carannante e Aldo Scotto di Vetta. Per loro, a discolpa, c’è l’intervento di Simone Scotto di Carlo, eccentrico funambolo, capogruppo del Popolo della Libertà, il quale asserisce: “I due consiglieri sono assenti per motivi validi. Uno è al lavoro e l’altro è ad un matrimonio a cui non poteva proprio mancare. Sono assenti per giusta causa”.

E se lo dice lui, ci crediamo. Anche perché l’assenza “per giusta causa”, così come recita il Regolamento, deve essere documentata e documentabile. Basterà ritrovare agli atti del pubblico consesso, ad esempio, la “lettera di partecipazione alle celebrazioni nuziali” (con tanto di bomboniera e confetto alla mandorla e, perché no, di busta con tanto di danaro sonante per ripianare i buchi di cassa) con su scritto “Scusate, non potevo mancare”.

In seconda istanza si passa, abbandonando il razionale, ad altro tipo di “numeri”, che ben poco hanno a che fare con l’algebra e la geometria.

Alla discussione sul Bilancio di Previsione, tenutasi nella notte tra lunedì e martedì, il ruolo di presidente del consiglio era stato assunto, indebitamente e per circa un’ora, proprio da Antonio Carranante che, con fare spavaldo, scavalcava norme e leggi galoppando velocemente verso la meta prefissata: approvare il bilancio. Ad aiutarlo anche la giovane volpe notarile che, vestito da segretario e professando rara professionalità e certa imparzialità, traccia le linee politiche della maggioranza in panne.

L’irregolarità, seppur formale, è lampante. Se il presidente eletto è assente, a sostituirlo è il consigliere che ha raggiunto il miglior risultato elettorale. Ed a Bacoli, da anni, il vicepresidente è sempre lui: Geppino Laringe, mister 680 voti. Un uomo, un partito.

image E allora perché non ammettere l’errore? Giammai, per tutto c’è una dotta spiegazione da ascoltare con “Smorfia” alla mano per decifrare il terno della settimana. Il presidente, Savoia, ribatte: “Mi sono assentato per problemi fisiologici ed il consigliere Laringe mi aveva detto di non poter assumere la presidenza poiché aveva un forte mal di gola. Al suo posto è subentrato Carannante”.

Innanzitutto è d’obbligo augurare una pronta guarigione al giovane sabaudo. La sua assenza, lunedì sera, superò i 40 minuti. Segno indiscutibile di seri problemi gastroenterici.

In seconda battuta ugualmente importante è soffermarsi su di un particolare: è vero come è vero che per essere eletto tra le fila del PDL basta saper alzare la mano a seconda dei momenti, senza far troppa attenzione alla voce (a volte usata male o, spesso, abolita del tutto onde evitare spiacevoli imprevisti), ma sarà pur vero che se esiste un Regolamento, lo stesso va rispettato. L’impossibilità fisica del consigliere andrebbe quantomeno comunicata all’istante ai restanti consiglieri, mentre per un certificato medico volante ci si poteva servire dei valenti medici presenti in assise. Alle elementari, perlomeno, si portava la giustifica da cada. A volte si falsificava anche, ma un pezzo di carta o una giustificazione esplicita, enunciata dinanzi al resto della classe, esisteva. E addirittura, in quel caso, non esistevano regolamenti scritti ed istituzionali a prevedere simili disposizioni.

Ma la corsa della maggioranza non si frena. Quasi come se ci si ritrovasse nel bel mezzo di una puntata di “Ciao Darwin”, si fa a gara a saltare sulla “macchina del tempo” per sparare quante più castronerie possibili.

E così, mentre dai banchi dell’opposizione si citano una serie di leggi chiedendo che vengano rispettate, i pidiellini ribattono colpo su colpo, riproponendo appieno le lezioni del “Bunga-Bunga” impartite dal “pater familias” direttamente da Arcore, attraverso collegamenti telefonici.

Le leggi? Potete ripeterle quanto volete ma si sa che vanno interpretate. Ognuno può dargli una propria interpretazione”. Ovviamente a seconda dei casi, dei momenti, delle occasioni. Lezione da premio Nobel quella impartita dal detentore delle redini di partito

Una galoppata straordinaria verso l’assurdo che raggiunge l’apice alle ore 22. E’ sabato sera ed il PDL è stanco; già lunedì aveva superato l’una di notte per approvare in solitaria un bilancio funesto, corollato da emendamenti sconosciuti ai più. “Proponiamo di sospendere il Consiglio, per aggiornarci alla prossima settimana”, propone un indomito Scotto di Carlo.

Dal banchi del PD risponde Franco Macillo che fa: “Anche noi accettiamo la proposta ma lo facciamo per i dipendenti, perché voi non meritate nulla”. Simone si trasforma in Hulk (uomo verde, rimembrando quindi il suo passato) e tuona: “Guard a stu scem”. L’offesa è chiara e la presidenza dovrebbe intervenire stigmatizzando l’atteggiamento di Scotto di Carlo.

Ma il Savoia, eletto con i voti del partito rappresentato da Scotto, decide di non intervenire. Nulla di più imparziale. Bacchettare sempre e comunque i consiglieri d’opposizione e chiudere occhi e orecchie quando parlano gli amici di partito. E’ così che s’interpreta il senso istituzionale di membro “super-partes” dell’assise.

Il TUEL così recita: “Il Presidente del Consiglio Comunale deve essere considerato come una figura  istituzionale di garanzia nello svolgimento delle attività del Consiglio. La funzione del Presidente del Consiglio Comunale è indirizzata al corretto funzionamento dell’istituzione ed è, quindi, del tutto neutrale. Tuttavia, nel caso di cattivo esercizio della funzione il Presidente del Consiglio Comunale può essere revocato. Più in particolare, la revoca della sua nomina può dipendere soltanto dalla accertata violazione delle regole di imparzialità, correttezza e di rappresentanza istituzionale che presiedono l’esercizio del suo ufficio”.

Anche queste disposizioni, tutto sommato, andrebbero interpretate.

imageMa Popolo della Libertà è furioso; è come un cavallo senza briglie che scalpita. Non vuol chiedere scusa, non vuol essere richiamato (e con questo tipo di presidente, sempre nel rispetto dell’imparzialità, mai sarà fatto), ma soprattutto non vuol restare in aula. Qualcuno esce tra Grandi sbuffi (semplicemente perché non sa fare altro che sbuffare o zampettare da un carro di vincitori all’altro), altri urlano indemoniati (e ci riferiamo a chi ha la delega speciale a Caffè, Inciucio, Caramelle Forti e “Quant’altro”). E’ il Caos

Il Presidente chiede sommessamente ai suoi di riaccomodarsi, ma molti se ne strafottono altamente e vanno via senza neanche votare la sospensione del Consiglio. E così capita, figuracce tra le figuracce, che restano soltanto sei pidiellini seduti. Un numero non utile per poter approvare autonomamente alcun punto all’ordine del giorno. Ma il presidente sabaudo, inevitabilmente, deve mettere la proposta ai voti e quando lo fa, urlandolo al microfono, c’è qualcuno che alzava la mano direttamente dal letto di casa. E quasi quasi la presidenza era anche pronta a ritenerlo un voto valido.

La proposta perciò è respinta e l’assise continua in una situazione paradossale. La maggioranza, compreso il sindaco, esce ed entra freneticamente ( a volte anche zompettando a mo' di ballerino) nell’emiciclo senza assicurare il numero legale. Qualcuno, correndo via, dimentica anche di prendere cellulare. Nello Savoia, dopo l’esperienza di lunedì, torna in bagno e lascia la poltrona al buon Laringe che si siede, saluta con la mano, e se ne va lasciando vuoto il tavolo della presidenza. Da parte sua una sola affermazione “Buona Domenica a tutti”.

Almeno la sua voce, sonante come non mai, è tornata. Ad esser perduta, da parte di una maggioranza senza guida ma con più di qualche giuda, è la bussola della ragione. Quella con cui meglio s’individua la stella polare del buon governo, del rispetto delle regole e del senso istituzionale.

Accezioni poco gradite a chi, in questo Casinò del controsenso, vuol comandare, anziché governare un paese che di “istituzionale”, ricorda soltanto la filiera perfetta.

Quella che da Arcore porta, direttamente, al Fusaro.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Rifiuti Tossici, I Lubrano Non Rispettano l’Ordinanza ma Il Comune Non Esegue i Lavori in Danno

image Tanto clamore, fastosi comunicati stampa, sorrisi tra le labbra ed una miriade di promesse e belle speranza: la Cava Lubrano non è ancora stata bonificata né, ad oggi, esiste un progetto per la rimozione dei rifiuti tossici scaricati e lavorati in loco.

I Lubrano non rispettano l’ordinanza diramata lo scorso mese di aprile dal sindaco Ermanno Schiano ed il Comune di Bacoli, quasi impassibile, si ritrova nuovamente con un pugno di mosche in mano, costernato da un’area che minaccia la salubrità dell’ambiente e la salute del popolo locale.

Era il 29 Aprile del 2003 quando, attraverso il sequestro probatorio della dottoressa Ribera, quale P.M. presso la Procura della Repubblica del tribunale di Napoli, si rilevava la presenza di rifiuti tossici presso la cava di Via Castello in Bacoli (NA), gestita dalla società Pozzolana Flegrea.

“I signori Lubrano Lobianco Vincenzo ed altri, con più azioni esecutive nel medesimo disegno criminoso realizzavano presso i siti di Bacoli e di Giugliano, discariche non autorizzate destinate allo smaltimento di rifiuti speciali consistenti in fanghi di provenienza industriale, terre e rocce, ceneri volatili, scaglie di alluminio e scaglie di ferro, nonchè rifiuti pericolosi di varia natura, non compatibili con i provvedimenti autorizzatori relativi ai predetti siti gestiti dalla società Pozzolana Flegrea s.r.l., nel sito di Bacoli non erano predisposti sistemi atti a separare i rifiuti dal suolo sottostante nè sistema di drenaggio e raccolta dei liquidi percolanti dai rifiuti, nè era adottata alcuna cautela per evitare che i macchinari per la tritovagliatura degli inerti consentissero l'emissione di polveri nell'aria(...)Inoltre nel sito di Bacoli – continua la relazione della dott.ssa Ribera - veniva effettuata illecitamente attività di triturazione e miscelazione di rifiuti contenenti creosoto (ovvero sostanze pericolose), veniva effettuata illecitamente attività di miscelazione di rifiuti, non accompagnati da alcuna documentazione analitica, rivelatisi poi quali contenenti altissime percentuali di cloruri e cromo”

Da altri atti giudiziari risulta che “la Pozzolana Flegrea provvedeva alla miscelazione con pozzolane di rifiuti allo stato di polvere e la miscela ottenuta veniva inviata a terzi per essere ultilizzata in attività edilizia”

Tali capi d’accusa venivano confermati dalla sentenza n.11 del 7/02/2008 resa dal Tribunale di Venezia.

imageDa allora il Comune di Bacoli si trincerava dietro un silenzio omertoso ed assordante, terminato soltanto il 18 aprile del 2008 quando l’ex consigliere indipendente Giacomo Perreca, a seguito di un anno di lotte intestine all’interno dell’assise, riusciva a far approvare all’unanimità una delibera con la quale, tra le altre cose, si obbligava il sindaco (all’epoca Antonio Coppola), di provvedere al dissequestro, alla bonifica ed alla riqualificazione del sito, spronando l’ente comunale a costituirsi parte civile nei processi relativi all’inquinamento della cava Lubrano.

Dalle parole, tra crisi di governo e commissariamenti, non si è poi mai passati ai fatti sin quando la nuova amministrazione, guidata da Ermanno Schiano, al grido: “Tuteleremo noi l’ambiente”, non decide di diramare lo scorso aprile un’ordinanza ad hoc ricca di belle speranze e di paletti vincolanti.

Siamo al 13 di aprile 2011 ed il primo cittadino (eletto l’anno prima) comunica che a seguito di istanza difensiva, il Tribunale di Napoli VI sez. pen., Presidente Dott. Aliperti, ha disposto, con il parere favorevole del Sost. Proc. della Repubblica di Napoli, dott.ssa M.C. Ribera, giusta provvedimento dell’08 aprile 2011, rif. P.P. 8235/06, il dissequestro della ex Cava Pozzolana sita in Bacoli, alla Via Castello n.20 di proprietà Eredi Lubrano (Ditta Pozzolana Flegrea srl) e che lo stesso è stato reso possibile ai fini della bonifica “condizionato – si cita testualmente – al controllo trisettimanale da parte dell’ARPAC delle procedure di bonifica”;

Pertanto ordinava alla ditta Pozzolana Flegrea srl, con sede in Bacoli, alla Via Castello n.20, in persona del legale rappresentante, Sig. Vincenzo Lubrano Lobianco, di porre in essere quanto necessario per avviare il procedimento di bonifica dell’area dell’ex Cava Pozzolana e ciò nel termine di 60 (sessanta) giorni decorrenti dalla data di esecuzione del dissequestro, eventualmente prorogabili, su istanza di parte, per una sola volta, unicamente per comprovate esigenze di natura tecnica ed operativa; predisponendo, previa immediata comunicazione all’ARPAC dell’avvenuto dissequestro, nel termine di 45 giorni apposito piano operativo di bonifica, da cui si evincano, obbligatoriamente, elementi quali la tracciabilità dei rifiuti rimossi con i relativi codici identificativi e siti di trasferenza; l’indicazione delle Ditte addette alla bonifica del sito e al trasporto dei rifiuti che dovranno essere in possesso dei requisiti; le attestazioni da parte delle Ditte della regolarità delle operazioni di smaltimento nel rispetto della vigente normativa e sotto la vigilanza della P.G. delegata nella fattispecie l’ARPAC;

image Quindi entro 60 giorni, dal 13 di aprile, dovevano cominciare i lavori di bonifica mentre, entro 45, i Lubrano dovevano presentare un progetto dettagliato.

I 60 giorni scadevano lo scorso 13 giugno, mentre i 45 terminavano il 29 maggio.

Ma alla data di oggi, 26 giugno 2011, non è ancora giunto neanche il progetto illustrante le modalità della bonifica e dell’inizio dei lavori non se ne ravvede neanche l’ombra più remota.

“I Lubrano non ci hanno ancora inviato alcun progetto, nonostante ci avevano rassicurato che entro il giorno 25 avrebbero espletato tutte le procedure di rito previste dall’ordinanza. Lunedì informeremo il Prefetto”, ha asserito il sindaco nel corso del Consiglio Comunale tenutosi ieri sera al Fusaro.

E intanto il tempo scorre via veloce.

A noi non resta che rileggere uno degli ultimi passaggi dell’ordinanza che, verso il termine, recita così: 

“Darsi atto che, in caso di inottemperanza alla presente ordinanza da parte del sopra costituito Legale Rappresentante della Ditta Pozzolana Flegrea srl, si procederà in danno della stessa, a norma dell’art.192, co.3 del richiamato D.Lgs.152/2006 e comunque a norma della vigente normativa;” che recita chiaramente: “Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all'esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate”.

Ma ad oggi gli unici a pagare, sono i cittadini di Bacoli. E non esclusivamente in termini monetari.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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sabato 25 giugno 2011

Tensione alle Stelle, Consigliere PDL Aggredisce Verbalmente un Cittadino di Bacoli - VIDEO

image Si ripropongono di seguito i primi due video del Consiglio Comunale tenutosi lunedì presso la sala Ostrichina del parco vanvitelliano del Fusaro per la discussione e l’approvazione di alcuni aspetti del Bilancio di Previsione 2011.

Dal primo video, in cui, così come negli altri, sono stati ripresi soltanto gli interventi dei consiglieri comunali che hanno dato il loro assenso, ben si comprende che anche alla seduta di consiglio dello scorso 20 giugno la maggioranza non raggiungeva, da sola, il numero minimo per dare il via al Consiglio Comunale. Anche in quell’occasione a mancare erano i consiglieri Luigi Della Ragione e Luigi Carannante (Pignazella).

Dal secondo video è possibile ascoltare, in sottofondo e tra le altre cose, anche l’aggressione verbale (min: 12:00)  fatta dal consigliere Luigi Della Ragione (Pdl), ai danni di Alessandro Parisi, redattore del blog Freebacoli, che, nel rispetto della Legge e dopo aver avvisato preventivamente il presidente del Consiglio Comunale, gli si era avvicinato semplicemente per chiedergli se volesse o meno essere ripreso.

Il PDL, d’altronde, non è nuovo a tali modalità d’azione: mesi fa il capogruppo del Popolo della Libertà, Simone Scotto di Carlo, aggredì verbalmente un’attivista di Taverna del Re (Clicca Qui)

Altre discussioni si riferiscono alla nomina del nuovo assessore ai Beni Culturali, all’omissione d’atti d’ufficio perpetuata dall’amministrazione comunale, ad una disamina del blog Freebacoli, ed alle tariffe sulle lampade votive e la mensa scolastica.

 

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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La Maggioranza Schiano Non Ha il Numero Legale: I Consiglieri Battono Cassa

image La maggioranza non regge e compie l’ennesima figuraccia politico-amministrativa, la prima consiliare.

Nonostante i chiari e decisi richiami del sindaco Ermanno Schiano, giunti soltanto lunedì scorso, la corrazzata dello pseudo centrodestra locale perde la bussola e non assicura il numero legale in pubblica assise: invalidata, ancora prima del nascere, l’ultima seduta di Consiglio Comunale che, così come previsto dall’ordine del giorno e dal regolamento, si terra stasera, dalle ore 18:00, presso la sala Ostrichina del Parco Vanvitelliano del Fusaro.

Erano soltanto otto i consiglieri di governo seduti tra i banchi consiliari quando, alle ore 19:05 e ad un’ora dall’orario di convocazione dell’assemblea, il presidente del Consiglio dava mandato al vice-segretario di fare l’appello nominale. Un numero molto basso, ben lontano dagli “11” previsti dal regolamento come percentuale minima per validare una seduta di consiglio comunale.

L’opposizione, presente in buon numero, ha abbandonato l’aula palesando con chiarezza quelle che sono le lapalissiane difficoltà in Casa PDL.

A mancare, questa volta, sono stati Luigi Della Ragione e Luigi Carannante (Pignazella), due pilastri della cordata che ha spinto Ermanno Schiano verso la vittoria alle ultime elezioni amministrative.

Ad arrivare in ritardo, forse per sciatteria o forse per lanciare un segnale, sono stati Salvatore Grande e Geppino Laringe.

Le assenze però, ed i segnali di malessere, non sono di certo nuovi tra le fila della maggioranza.

Soltanto lunedì scorso, in occasione del Consiglio Comunale dedicato alla discussione ed approvazione del Bilancio Preventivo 2011, proprio Luigi Della Ragione e Luigi Carannante (Pignazella) erano giunti in assise con ben 1 ora e 30 di ritardo, mettendo a serio rischio la presenza del numero legale che, ad inizio seduta, non era garantito dai consiglieri di governo presenti in aula.

Una presa di posizione forte che mostra le prime ed evidenti crepe del masso di potere posto in piedi, tra mille difficoltà, nel marzo dello scorso anno, a seguito di un veemente scontro tra gli ex Forza Italia e gli ex AN: i primi volevano la candidatura a sindaco di Michele Massa, i secondi quella di Ermanno Schiano.

Screzi, in parte assopiti dalla vittoria al ballottaggio, a cui si aggiunge la presenza di nuove problematiche e di diverse “linee d’interesse e di pensiero” che spaccano il fronte amministrativo.

imageC’è la questione dell’abusivismo edilizio (con conseguenti abbattimenti), quella del Centro Ittico Campano ed altre afferenti alla visibilità ed alle porzioni di potere.

Da segnalare, infine, una nota di non poco conto: proprio lunedì sera il primo cittadino Ermanno Schiano, preso atto dei ritardi (probabilmente studiati a tavolino) dei suoi, aveva richiamato all’ordine i membri del consiglio bacchettando la sua stessa maggioranza.

“Il numero legale dobbiamo garantirlo noi”, rimbrottava Schiano, senza essere per nulla ascoltato.

D’altronde le date di Consiglio vengono fissate proprio in base agli impegni dei rappresentanti, innanzitutto, della maggioranza che quindi non avrebbero avuto problemi ostativi per recarsi in assise.

Il pseudo centrodestra locale si spacca e lo fa in un caldo pomeriggio di fine giugno, pochi giorni dopo l’approvazione (illegittima) di un bilancio che ha creato troppi malumori.

La Nave delle Libertà, con il condottiero visibilmente scuro in volto e notevolmente contrariato, naviga a vista senza conoscere una meta prestabilita.

Il Consiglio Comunale è stato rinviato a stasera, dalle ore 18:30 presso la sala consiliare del parco vanvitelliano del Fusaro.

Lì si dibatterà ancora una volta di bilancio.

Soltanto lì si conosceranno gli sviluppi di una lotta interna da sedare accontentando chi si può.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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venerdì 24 giugno 2011

Sosta Selvaggia, Miseno è Terra di Nessuno: L’Amministrazione Mette le Mani nelle Tasche dei Cittadini

image Quando assisti a un consiglio comunale come quello di mercoledì 20 giugno sull'approvazione del bilancio e apprendi con dispiacere che per recuperare soldi applicano aumenti sulla Tarsu e sulla bolletta dell'Enel ti chiedi perché debba essere solo tu a pagare e ti iniziano a girare i gioielli di famiglia.

Dopo aver ascoltato il sindaco che penalizza le famiglie e l'imprenditoria (quella onesta, non abusiva) inizi a pensare perché non sei uguale agli altri, inizi a chiederti quale sia la strada giusta da seguire in questo paese e spesso la risposta sembra essere solo quella della fuga.

Egregio sindaco durante i lavori del consiglio lei ha accusato la sinistra del parto “Flegrea Lavoro”, anche se a mio parere col susseguirsi delle amministrazioni non c è mai stata una vera attività di controllo né da parte dei signori che oggi siedono nella sua maggioranza né da parte di quelli che occupano da più anni il banco dell’opposizione.

Morale della favola oggi ci ritroviamo una società, a soli introiti, fallita !! Speriamo che gli stessi consiglieri, prima distratti, oggi sotto il suo occhio clinico siano più attenti.

Però voglio essere ancora fiducioso perché si è insediato da poco più di un anno, quindi aspetteremo con fiducia le sue manovre di rilancio del paese. In attesa di ciò vorrei porle all'attenzione alcuni punti. Intanto, vista la situazione che hanno lasciato i suoi predecessori sul bilancio e sulla flegrea lavoro lei sicuramente sarà proiettato ad avviare un processo di legalità anche in altri settori proprio per non commettere gli stessi errori.

Siamo appena entrati nella stagione estiva e il nostro litorale viene preso d'assalto, lei dice da turisti, io l'ho sempre associato a un pessimo pendolarismo senza regole.

Ora Le chiedo: c'è un piano richiesto o presentato per la situazione traffico e di sosta selvaggia che si crea? Mi sembra di no, altrimenti perché non applicato?

Lei da buon medico mi insegnerà che prevedere una situazione di emergenza , un pronto soccorso, in una strisciolina di terra come Capo Miseno invasa da autovetture sarebbe impossibile e se dovesse malauguratamente accadere chi ne risponderà? Il comandante dei vigili urbani, che non ha presentato un piano, o lei che non lo ha richiesto?

imageE da buon sindaco mi insegnerà che dalle strisce blu senza ticket e dai vandali che di notte parcheggiano ovunque, con un'opportuna attività di controllo da un lato potremo recuperare credito, dall'altro evitare che sia punto di richiamo per improvvisi parcheggiatori e quindi di nuovi abusivi che si impossessano del nostro territorio.

Mi pare, visti i suoi buoni propositi,  lei non conosce bene la situazione che si trova sul nostro territorio. Allora La invito a farsi una passeggiata di domenica mattina a Capo Miseno. La prima cosa che noterà è l'assenza di spazio per i pedoni, per cui deve per forza arrivare con l'auto in un parcheggio dove troverà la totale assenza di regole per la sicurezza  poiché  tutti indistintamente contengono molte più auto e moto consentite dal piano regolatore.

Una volta uscito dal parcheggio si ritroverà tra centinaia di auto e moto che scorrazzano. Attraversi la strada ,ma stia attento, e provi a gettare lo sguardo per vedere il mare. Qui le suggerisco portare con se i documenti delle concessioni, noterà che sono state commesse alcune irregolarità, piccole concessioni come poggia ombrelloni diventati veri e propri imperi con strutture sempre più sontuose da impedire la vista del mare.

Allora le chiedo come è possibile una tale assenza  di regole ? Com'è possibile permettere di alzare strutture su un arenile? L'amministrazione Schiano appoggia gli abusivi e gli illegali? Non si sta commettendo lo stesso errore fatto per la Flegrea Lavoro e per il CIC? Si favorisce pochi illeciti per far pagare tutto il resto agli onesti!!

O chi in questo paese rispetta le regole e resta al proprio posto è fesso e quindi paga per tutti?

Le suggerisco di avviare quanto prima un processo di legalità ,se non ci riesce lei ,spero lo facciano le autorità competenti. Siamo stanchi di vivere in una terra senza regole!!! In attesa di sue concrete risposte Le porgiamo gli auguri per un buon lavoro.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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I Pesci di Bacoli Sono Intelligenti: Il Polistirolo Fa Bene alla Salute

image Sarà passato oramai più di un mese da una delle ultime sedute della Commissione Demanio e Spiagge del Comune di Bacoli ma è ancora ben fisso nella memoria il ricordo della discussione intavolata dai membri dell’assise cittadina con tecnici della Flegrea Lavoro, mitilicultori e semplici cittadini.

Lo scenario è quello del palazzo municipale (ex liceo) sito in località Casevecchie ed il tema in discussione è una mozione presentata dai consiglieri Adele Schiavo e Josi Della Ragione per la salvaguardia dell’ecosistema marino.

I punti richiesti sono semplicissimi:

  • eliminazione dell’uso del polistirolo in mare (sia come boe che come altro)
  • colorazione dei retini per permettere l’identificazione del proprietario quando questi vengano rinvenuti in mare aperto o sulle spiagge.

Ma la commissione, inutile dirlo, frena. E i motivi sono disarmanti.

Eh già, perché l’unico esercente a Bacoli in grado di fornire retini non prevede l’utilizzo di colori differenti. Il che ovviamente non permette repliche, d’altronde Bacoli si trova mille anni luce dal resto del mondo, come si può mai pensare di estendere le proprie esigenze di mercato al di fuori di confini nostrani?

E così quella che poteva essere una proposta di facile esecuzione viene accantonata e messa in un cassetto per un oscuro campanilismo.

E si passa oltre.

Da essere affrontata, per essere poi artatamente accantonata resta la questione del polistirolo.

Ed è qui che il dibattito assume connotazioni paradossali “Il polistirolo in mare non crea alcun tipo di problema, è un corpo fisso e compatto e non lo smuove nessuno” asserisce più di qualcuno, paragonandolo quasi a un masso di cemento armato. “E’ risaputo che il polistirolo non si sgretola e che si frantuma soltanto quando piccole imbarcazioni entrano abusivamente negli spazi riservati alle attività di mitilicultori. Sono questi gli abusivi che andrebbero puniti con multe salatissime” Tuona qualcun altro rigettando al mittente qualsiasi tipo di modifica dello stato attuale.

Ma le arringhe non si fermano qui. Da abbattere adesso vi è la convinzione che il polistirolo possa essere un materiale nocivo.

“Il polistirolo nuoce alla salute soltanto quando viene ingerito e di certo gli esseri umani non si gettano in acqua per mangiarlo” borbotta qualche temerario.

E i pesci?

“I pisc i Vacul nun so sciem. Si veren u polistirol di certo non se lo mangiano.”

E’ l’apoteosi. Trovarsi in una commissione tra figure istituzionali che dovrebbero discorrere e decidere delle sorti della città e trovarvi invece tali argomentazioni a problematiche pressanti ha un che di irreale. Si ha bisogno di guardare attentamente le espressioni di tutti i presenti per capire se si fa solo dello spirito prendendo con poca serietà il proprio ruolo o se si cerca a tutti i costi di nascondere la realtà per mantenersi caro l’elettorato.

Certo è che qual che sia la verità delle cose, questo resta lo spessore delle discussioni.

Per modificarlo l’unica possibilità è un riscatto popolare.

La mozione sulla reti ed il polistirolo sarà discussa questa sera in consiglio comunale.

Partecipa! Non restare muto come un pesce! Vieni al Fusaro al consiglio comunale e fa sentire la tua voce!

Redazione Freebacoli
freebacoli@liv.it

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giovedì 23 giugno 2011

Il Popolo di Bacoli Abbatte la Statua della Vergogna: E’ Bufera in Consiglio Comunale - VIDEO

image La partecipazione vince.

L’amministrazione messa alle strette sotto la spinta della pressione cittadina fa un passo indietro: durante l’ultimo consiglio comunale viene revocata la scandalosa delibera con cui si voleva sottrarre dalle tasche dei cittadini 17.000 euro per la messa a punto di una statua che avrebbe dovuto invogliare i giovani allo sport (Clicca Qui).

Statua che, senza alcun bando pubblico, veniva affidata interamente, compreso il bando per i materiali, al “maestro” Ferdinando Ambrosino.

Sono le ore 19, la sala Ostrichina del Fusaro comincia ad esser gremita.

Perno della discussione è il bilancio di previsione 2011.

Difficile in questi casi non dare valore ai numeri, soprattutto quando questi sono messi nero su bianco.

Per il 2013 l’amministrazione non ha previsto alcun introito per le attrezzature sportive. Da qui a pensare che non è stata pianificata alcuna progettualità per la valorizzazione e la messa in funzione, ad esempio, del campo di calcio a Cuma il passo è breve (Clicca Qui). Un soffio.

Il bilancio piange, i tagli sono evidenti, i soldi troppo pochi.

Il consigliere Josi Della Ragione si alza, prende il microfono. I toni sono alti, stizziti. E’ indignato e si vede. Attorno a lui la gente spazientita comincia a rumoreggiare.

La domanda è banale, scontata: “Quanto avete intenzione di introitare, annualmente, con la statua che porrete in villa comunale?”

C’è chi abbozza un sorriso sarcastico, chi urla “Vergogna”

Il resto sono considerazione quasi vomitate in un caos sempre più assordante

“E’ un’indecenza che la città di Bacoli non può permettersi. E’ uno sperpero di danaro pubblico. Nessun giovane sarà mai invogliato allo sport se ha un campo di calcio a Cuma in quelle condizioni e una statua in villa comunale. Invito quest’amministrazione a revocare questa delibera di giunta che offende l’intera città di Bacoli. E’ una spesa che è volta a finanziare il nulla, se non a incrementare vecchie amicizie con un noto politico di Bacoli quale Ferdinando Ambrosino. Non ce lo possiamo mettere”. (L’intervento in Video dal minuto 16:15)

Il malumore è alle stelle, l’imbarazzo anche. Chi dovrebbe dare risposte al cospetto di una popolazione visibilmente contrariata appare in difficoltà, e si vede. A rispondere è Michele Massa che tenta di mettere una pezza a colori, riuscendo però solo a liquidare la questione con superficialità e pressapochismo

“Cosa sono 17.000 euro in un bilancio comunale?”

Così, con semplicità. Al pari di Mariantonietta “Non c’è pane, che mangino brioches”

La reazione è immediata: un boato.

Riprende parola Josi. “Nel momento in cui porrete all’albo pretorio la determina con l’impegno di spesa per la statua partirà, un secondo dopo, un esposto alla corte dei conti per sperpero di danaro pubblico. I soldi li cacceranno coloro che hanno votato questa delibera, non Bacoli. Bacoli non pagherà.”

E’ un attimo, e la frenata avviene, forzata dall’impeto di un popolo furente. L’amministrazione fa un passo indietro e ritira la delibera tra gli applausi, liberatori, della folla. La decisione è quella di farla ma con sponsorizzazioni di privati.

Applausi per una piccola vittoria ma, intimamente, applausi anche per se stessi.

Perché la consapevolezza, la rivendicazione, l’informazione e soprattutto la partecipazione, a volte, paga.

Ed è per questo, che rappresenta soltanto un piccolo passo, che è quanto mai indispensabile accorrere numerosi ai consigli comunali, alle commissioni, alle assemblee. Le volontà popolari, se manifestate e rappresentate in maniera veemente, possono sovvertire ordini costituiti che non debbono essere intesi al pari di “dogmi assoluti”.

Domani alle 18:30 c’è un altro Consiglio Comunale per opporsi agli aumenti delle tasse ed ai tagli imposti da un Bilancio comunale austero e mediocre.

TUTTI IN CONSIGLIO (Clicca Qui), per ribadire a chi amministra che la sovranità, anche a Bacoli, è del popolo e non di chi, pro tempore, lo amministra.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

(E’ stato possibile filmare solo i consiglieri che hanno dato il loro assenso. Per tal motivo il filmato potrebbe apparire incompleto)

Per visionare anche gli altri video del Consiglio Comunale Clicca Qui

mercoledì 22 giugno 2011

Differenziata: Qui Si Mischia Tutto! Ecco le Foto – Lettera Denuncia di Un Cittadino Bacolese

Monito alla Flegrea Lavoro e al Comune di Bacoli

“Dovreste ringraziarci per quello che stiamo facendo”
Bene, questa è una delle frasi più gettonate dalla nostra maggioranza quando, vantando i miglioramenti fatti a Bacoli,  si parla di raccolta differenziata. Ma mi chiedo io, ringraziarvi per cosa? Per fare il vostro lavoro? Mah!

E vediamolo più da vicino allora, se proprio ci tenete tanto. Queste sono due foto chiarissime fatte a distanza di due settimane l’una dall’altra che hanno dato ragione alla triste teoria che in molti si erano fatti in questi mesi ovvero che qui a Bacoli, a volte, si prende e si mischia tutto.

Infatti nell’ultima foto scattata proprio oggi mercoledì, giorno di ritiro dell’umido, si vede in modo chiaro e lampante che il camioncino per l’umido ha con se di tutto e si vedono benissimo le buste nere, le quali non dovrebbero proprio essere li, perché di plastica.

L’umido infatti dovrebbe essere conferito nelle buste in Mater-Bi, ovvero le famose buste biodegradabili (non come quelle che circolano per tutto il paese con su scritto “D2W oxo-biodegradabile” oppure “epi biodegradabile”, che entrambe di biodegradabile hanno solo il nome).

Ma fatta eccezione per queste finezze dove ognuno può sbagliare, per le buste di colore nero (all’interno delle quelle potrebbe essere messo di tutto) non ci sono proprio scuse, né per chi conferisce i rifiuti in tali buste, né per l’operatore ecologico che le ritira, né per chi è addetto ai controlli e nemmeno per la ditta che si occupa di riciclare i rifiuti.

Ora sorgono spontanee alcune domande: chi ha sbagliato? Chi dovrebbe pagare per il proprio errore?

Ma soprattutto, chi dobbiamo ringraziare adesso?

11/06/2011

11.06.2011

22/06/2011

22.10.2011

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Pescivendoli Abusivi in Città: E’ un Flop il Blitz Coordinato da ASL e Polizia Municipale

image Vendita illecita di mitili e pesci nel centro della città: finisce con un nulla di fatto il blitz dell’Asl e della Polizia Municipale.

Ha dell’incredibile l’ultimo controllo coordinato insieme dall’Asl territoriale ed il Comando di Polizia Municipale tenutosi, paradossalmente inutilmente, la scorsa settimana presso una delle strade più note e trafficate della città di Bacoli.

Difatti, dopo una lunga serie di solleciti e di denunce ufficiali ed ufficiose giunte sulla scrivania del responsabile di zona per il controllo sanitario di esercizi commerciali sia leciti che, soprattutto, abusivi, i responsabili dell’Asl avevano pensato di effettuare un vero e proprio blitz sul territorio,chiudendo e sanzionando una serie di attività illecite diffuse nel cuore della città flegrea.

Dagli esposti si denunciava che in paese veniva svolta quotidianamente la vendita illecita di pesci e mitili vari, in scarse condizioni igienico sanitarie ed in prossimità di macchine, in pubblica strada.

Pertanto, dopo una prima titubanza, pare che gli ispettori sanitari avrebbero contatto il comando di Polizia Municipale per coordinare insieme un controllo inaspettato, cogliendo in flagranza di reato l’abusivo.

Fatto sta che, pattuito d’intesa (ed, almeno in teoria, segretamente) il giorno della “spedizione”, giunti sul posto né l’Asl e né gli agenti di Polizia rinvenivano esercenti abusivi.

In modo insolito, proprio quella mattinata, la strada era deserta e priva d’illecite baracche, rendendo inutile il blitz segreto.

Ancor più critica è la situazione, al di là del caso particolare, se si pensa alla vendita di alimenti e “quant’altro” fatta contro il rispetto dei basilari vincoli determinati dalla legge in materia di igiene e sanità negli esercizi commerciali.

Un fenomeno da contrastare, nella tutela dell’utenza e di chi la legge la rispetta, attraverso un controllo reale e serrato dell’intero territorio da parte di chi, con soldi pubblici, è pagato per fare nient’altro che questo tipo di attività.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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La Macchia Mediterranea è Ancora una Discarica: Tre Mesi di Bugie Coperte dalle Sterpaglie – VIDEO

centroittico La Redazione di Freebacoli mostra lo stato di assoluto degrado ed abbandono in cui versa una vasta area di proprietà del Centro Ittico Campano.

La stessa, facente parte della macchia mediterranea, è ridotta da tempo alla stregua di una discarica a cielo aperto. Tale situazione è stata ufficialmente denunciata sia alle autorità competenti con apposita nota protocollata, che al Consiglio Comunale nl corso di una delle ultime sedute.

Il sindaco di Bacoli, preso atto dell’increscioso stato di cose, aveva rassicurato un pronto intervento utile provvedere alla pulizia ed alla bonifica dell’area vessata dalla presenza di rifiuti ingombranti, speciali e pericolosi.

“Già ho inviato un ordine di servizio. L’area sarà ripulita a breve”.

Nulla di tutto ciò, a distanza di tre mesi, è stato fatto.

Un’evidenza che è stata nuovamente riproposta nel corso dell’ultima assise comunale ricevendo una nuova promessa del primo cittadino di Bacoli: “Provvederemo. Siamo in difficoltà per lo smaltimento di rifiuti. Riporteremo tutto alla normalità”.

Noi, documenti alla mano, vi proponiamo le immagini di una realtà che mortifica l’immenso patrimonio comunale di Bacoli e danneggia l’intera cittadinanza a cui, lasciando nel degrado le ricchezze nostrane, si chiede di contribuire alla carenze di bilancio con tasse, imposte indirette e svendita di immobili municipali.

LA SITUAZIONE “ORA” – Vedi dal minuto 9:30

LA SITUAZIONE “PRIMA”

Discarica Abusiva nella Macchia Mediterranea: Morte ed Inquinamento al Centro Ittico Campano – VIDEO -

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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