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Freebacoli

Freebacoli: febbraio 2012

mercoledì 29 febbraio 2012

Flegrea Lavoro Colpevole, Spiaggia di “Marina Grande” Nascosta dalla Monezza - FOTO

image Bene! Siamo di certo un Comune che, se non è  proprio virtuoso, almeno ci si avvicina parecchio. Sì, perché con tanto orgoglio andiamo vantandoci a destra e a manca di percentuali di raccolta differenziata davvero eccezionali per un Comune che, fino a poco tempo fa, di raccolta differenziata aveva solo sentito parlare.

Si parla di 50%, nei mesi scorsi si è arrivati a parlare addirittura di 70, di essere prossimi all’80%. Bello, davvero bello non c’è che dire.
Attenzione, precisiamolo subito, è importante: la raccolta differenziata c’è, si fa, i cittadini ci stanno mettendo davvero tanta buona volontà e impegno e, come poche volte accade, abbiamo dimostrato che siamo in grado di fare fronte comune e superare una difficoltà.

Bella la raccolta, bello l’impegno, belli i numeri, bello tutto! Ma è davvero così? O ci stiamo fregiando di titoli che non ci spettano?

La risposta a queste domande è d’obbligo, ma deve essere preceduta da un’altra, forse più importante, precisazione: non siamo né feticisti né pervertiti, il degrado e la fatiscenza non li andiamo a cercare ma si presentano a noi ogni qual volta vogliamo semplicemente passeggiare per i luoghi che la Natura ha così caritatevolmente offerto alla nostra terra.

La Bellezza Annebbiata dal Misero Degrado

image Io sono stanco di dover fare foto a paesaggi splendidi sotterrati da una coltre di rifiuti di ogni tipo, stanco di doverlo denunciare ogni volta, stanco di veder “sputare in faccia” la Natura ogni volta.

L’ultima occasione si è presentata in uno dei luoghi forse più belli della nostra zona, quello che, vuoi per posizione, vuoi per rispetto, è lasciato un po’ più in pace rispetto alle altre zone calde del turismo locale e ha quindi mantenuto un po’ più a lungo –un po’- la sua immutata bellezza, oltre ad essere una vera e propria oasi di tranquillità per spiriti sensibili che lo sfruttano per leggere un libro o anche solo per fare una passeggiata mattutina.

Sto parlando della Marina Grande, volgarmente “Giù Bacoli”.

Le foto parlano da sole, come troppo spesso accade e come troppo spesso vorremmo che non accadesse. Quello che dicono è sconcertante: parlano dell’ennesima zona deturpata dall’incuria e dal menefreghismo di qualche cittadino non proprio virtuoso.

Parte il Processo per Trovare i Colpevoli

image Di solito si dice “non si vuole di certo fare un processo in questa sede”… In questa sede invece, si DEVE fare un processo! Non ne abbiamo la facoltà? Peggio, non ne abbiamo l’autorità? Calma, si sta perdendo il senso delle parole. Processo in senso lato, si intende. E cos’è un processo se non la affannosa ricerca del colpevole? Una parte, un’altra parte, del nostro territorio è stata violentata..e VOGLIO SAPERE DI CHI è LA COLPA!

Ovviamente, in primis e ci tengo a sottolinearlo, per trovare il colpevole molti di noi non dovrebbero far altro che guardarsi allo specchio. I rifiuti non hanno né mani né piedi e non si muovono da soli, c’è ancora una parte di gente che non ha recepito il messaggio, che non ha capito che buttare anche solo una carta per terra vuol dire sputare in cielo..e tutti conosciamo il detto popolare che ci rammenta quale sarà il misero traguardo dello sputo lanciato in aria.

Abbiamo trovato il primo colpevole, abbiamo scoperto la rivoluzionaria acqua calda, ma non ci stancheremo mai di ripeterlo e di ripeterlo, prima o poi il messaggio arriverà.

Le Colpe della Flegrea Lavoro

image L’indagine adesso si fa più seria. Seria attenzione, ma non difficile. Come c’è sempre la spartizione della colpa fra genitore e figlio, fra docente e discente, fra bastonatore e bastonato, anche in questo caso parte della colpa deve andare a chi dovrebbe “bacchettare” i piccoli bambini dispettosi ed ingrati che non arrivano a capire che, proprio in questo caso, rispettare una norma vuol dire rispettare se stessi.

Allora scaviamo fra pagine e pagine di documenti e troviamo che questo ruolo, manco a dirlo, spetterebbe all’ormai nota e cara Flegrea Lavoro S.p.A. Gli spetta un ruolo sia preventivo, di controllo, che successivo, di pulizia. E, senza fatica, ci accorgiamo che non s’è adempiuto né all’uno né all’altro.

Indignarsi e Reagire

Dicono che puntare il dito sia facile, ma nessuno lo punta. Si accusa, senza cognizione di causa, di creare allarmismi, di andare a cercare notizie, ma le notizie non si cercano: sono loro che trovano noi, è la cosa più facile del mondo. La cosa difficile da fare, a quanto pare, è indignarsi..se l’indignazione albergasse nel nostro paese non si parlerebbe più di “cambiamenti”.

Quelli sarebbero già il passato.

Domenico Mazzella
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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VIDEO - Disastro Ambientale al Lago Miseno, Liquami Puzzolenti Ricoprono la Foce di Miliscola

image Dal sospetto alle prove documentate e pronte da consegnare agli organi di controllo: liquidi puzzolenti inquinano il lago Miseno. Puzza nauseabonda e presenza di chiara fuoriuscita di liquami ripropongono un nuovo allarme lungo le sponde del bacino lacustre flegreo, infangato sino ad un decennio fa dalla presenza di scarichi costanti di liquami.

E’ inqualificabile la condizione in cui si ritrova da almeno due giorni lo specchio d’acqua misenate presso cui, così come documentato dalle immagini-video della nostra redazione e dalle numerose segnalazioni di cittadini indignati, si riversano tonnellate di acqua fetida che risalgono a galla in prossimità della ben nota foce di Miliscola, la stessa che da oramai tre mesi è interessata dagli interminabili lavori per la rimozione di sabbia e che collega il lago con il frequentatissimo litorale di Miseno-Miliscola.

Lì, in maniera tanto evidente quanto sottaciuta dai più, è presente un aberrante disastro ambientale che mette a repentaglio le già scarse condizioni di salubrità della “vita marina” e dei fondali del “Maremorto”, mai bonificati e quindi ancora contraddistinti dalla presenza di melma commista ad altro tipo di rifiuto non identificato.

Le Fogne di Bacoli ed il Litorale di Miseno-Miliscola

Ma, vi chiederete, da dove sgorga (a ripetizione, da almeno 48 ore) tale quantità di liquido melmoso?

imageSemplice, su di un condotta poggiata tempo fa sui fondali del bacino lacustre. Probabilmente proprio quella che collega l’impianto di sollevamento di via Miliscola con il canale di Procida per permettere l’incredibile sversamento di liquami in mare, in caso di “troppo pieno” della sempre più deficitaria “fogna bacolese”. Nell’eventualità, purtroppo non rara, secondo cui le pompe di sollevamento cittadine (quelle che nella sostanza “pompano” i liquami scaricati dalle abitazioni municipali verso il fatiscente depuratore di Cuma-Licola) vadano in tilt, lasciando quindi scorrere altrove la “melma paesana”.

 Ed è forse proprio questo quello che sta avvenendo nel centro di Bacoli dove liquidi melmosi, attraversando la condotta posta all’interno del lago, anziché essere sgorgati a largo (cosa già di per sé inconcepibile se si pensa che in tal modo si vanno ad intaccare le uniche risorse turistiche attualmente sfruttate in qualche modo dalla comunità locali) fuoriescono copiosi da una falla presente sul perimetro del tubo che, con i passare dei giorni, si dilata rendendo visibile una sgradevole condizione d’inquinamento palese.

I Lavori Interminabili della Foce di Miliscola

Da segnalare, per ragioni d’opportuna completezza, che tale disagio si presenta proprio laddove si sta provvedendo, tra polemiche e strane interruzioni, a disostruire la foce di Miliscola. imageAccanto alla “montagnella di sabbia” che tanto fa chiacchierare chi è solito percorrere l’incompiuta pista ciclabile del Miseno. Proprio a pochi centimetri da dove si è permesso il passaggio di gru che, sollevando sabbia dai fondali, hanno potuto rischiare di colpire la condotta “forata”.

Non ci resta allora che consegnarvi le immagini-video di questo nuovo scempio, rappresentandovi sin da ora il nostro dispiacere per non aver potuto immortalare anche il tanfo che da due giorni caratterizza l’ambiente circostante l’area in questione.

L’Amministrazione Che Non Amministra

E cosa faranno le autorità competenti? Il Comune penserà a risolvere il problema sollecitando chi di dovere? Come agirà l’amministrazione comunale?

Banale e scontato: annunceranno querele, denunce, impiccagioni pubbliche, fucilazioni di massa, roghi di streghe. Diranno che si tratta di classici fenomeni vulcanici, richiamando alla memoria le gesta della Solfatara. O forse, meglio ancora, s’appelleranno alla Santa Inquisizione trascrivendo il nostro nome all’Indice dei testi proibiti.

Anche se, a conti fatti, tra tutte queste torture la peggiore sarebbe proprio quella di gettarci tra le fetide acque del lago Miseno.


- Lago Miseno, Foce di Miliscola – 28.02.2012 -


Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Trasporti Pubblici Sempre più Inefficienti - Testimonianza di un Giovane Utente della Cumana

Guasti, Ritardi, Riduzione delle Corse e conseguente Aumento delle Folle di Utenti che, utilizzando il Servizio nelle ore di Punta , sono costrette a viaggiare in piedi, Aumento dei Prezzi, Tecnologie antiquate ed obsolete ( ed aggiungeremo anche mal manutenute ) le quali creano innumerevoli problemi quando le condizioni atmosferiche imperversano impetuosamente...insomma...sono molteplici i disagi creati dal nostro Servizio di Trasporto Pubblico! Più e più volte abbiamo presentato all'attenzione dei nostri lettori nonchè a quella di Autorità ed

Amministrazioni, numerose segnalazioni in
merito...eppure questa volta la Redazione Free bacoli si astiene dal commentare questo importantissimo quanto gravoso argomento...bensì lascia spazio alla lettera inviataci da uno di quei Giovani Cittadini che, quotidianamente, nonostante tutto, continuano ad utilizzare gli autobus e i treni delle linee cittadine.

Una mattinata tipo...
Ore - 6:00 Suona la sveglia. Un po’ presto? Dipende da dove si deve andare. In tutti i casi però effettivamente è un po’ presto, il corpo non è fatto per svegliarsi quando la luce del sole ancora non brilla, così come accade in questi noiosi e scomodi mesi invernali. Chiacchiere... in piedi, è ora!

Oggi è giorno d’esame e anche all’esame per cui sei la persona più preparata della terra non puoi fare tardi, se fai tardi sei fregato lo stesso. Ho deciso di avviarmi per tempo allora, ecco il motivo della sveglia anticipata. L’esame è alle 10 in punto, non si può rischiare. Mezz’ora e sono giù ed ecco la prima, nodosa, amletica domanda della giornata. Pullman o cumana? La risposta è quasi immediata, è quella di sempre, quella dettata da anni e anni di esperienza: quello che passa prima, anzi, quello che non passa dopo. Mai come nel caso dei trasporti flegrei è più indicato il detto “ogni lasciata è persa!”. Mi siedo alla fermata e giro la testa un po’ di qua e un po’ di là, ogni volta nella vana speranza di scorgere un grosso mezzo arancione o bianco e rosso che non sfugga nemmeno alla mia miopia. “Eccolo!”, no, mi sbaglio: camion dell’immondizia. “ah ma allora passano?” è la stupida riflessione di una testa che a quell’ora non è ancora in grado di carburare ma che deve necessariamente pensar qualcosa per incominciare a mettersi in moto.

Frustrazione. La tensione dell’esame è nulla al confronto di quella che si prova prima, quella per l’ansia di arrivarci all’esame, magari in orario, e questo, se non fai tardi (o meglio se non fai tardi ad anticiparti), non dipende da te. Una tensione tutta flegrea. Ogni tanto guardo sconsolato i tabelloni elettronici che dovrebbero segnare i minuti che mancano all’arrivo della prossima corsa..macchè: tecnologia raffinata, non funzionano in questo angolo del mondo, non per più di pochi mesi, per i primi pochi mesi.

Un momento, eccolo lì! Il pullman è arrivato e in testa comincia a suonare con allegria l’inno alla gioia (adesso sì che carburiamo). È il Fusaro, Baia, Torregaveta. Viaggio in cumana dunque, ma forse è meglio così: vedi paesaggi belli e brutti, ti puoi muovere di più, incontri gente. Salgo e faccio il biglietto, il caro biglietto che compra 120 minuti del tuo viaggiare alla modica cifra di 2, 10 euro. L’obliteratrice non va, tocca farlo a penna. Ma stavolta non mi fregano: la penna l’ho portata apposta anche se non mi sarebbe servita a nulla in sede d’esame. Qualche grammo in più nel mio zainetto, ma non è questo che conta: è il principio! Mi siedo e come ogni volta, con la mia musica di sottofondo, inizio a guardare dal finestrino i meravigliosi quadri che ci offre la nostra terra. Tanti ragazzi non sono fortunati come noi, non vedono questo al mattino.

Stazione, ore 7:15 e un sospiro di rassegnazione: c’è sempre una cumana che è appena passata! Aspettiamo la prossima allora. Un lasso di tempo che può voler dire camminare avanti e indietro, un’inutile ripetizione dell’ultimo capitolo, la lettura di un libro, un po’ di musica, per chi fuma una sigaretta. I minuti però aumentano e cumane non se ne vedono e le camminate avanti e indietro, le ripetizioni, le letture, le canzoni, le sigarette cominciano ad essere un po’ troppe. Si sente qualche chiacchiera di sottofondo “ma è semp nu sc***!!!”, folclore del nostro territorio. Folclore schietto, sincero, che racchiude la sua verità: è saltata una corsa! E aspettiamo..per fortuna che ti sei avviato per tempo. Ma alla fine la cumana arriva, lenta, calma, si ferma dieci metri più in là di dove dovrebbe e devi camminare..ma arriva. Posti a sedere? No, non ci sono, e quando ci sono è meglio lasciarli ad anziane signore o a bambini troppo piccoli, è giusto così. Sto in piedi allora, minuti e minuti in piedi ad aspettare di leggere “MONTESANTO”, che vuol dire “arrivato”, “traguardo”, in un certo qual modo vuol dire anche “stamattina hai vinto!”. Ad un certo punto però la cumana si ferma, badate, non “fa la fermata”, “si ferma”. È solo dopo alcuni minuti che ci dicono che dobbiamo scendere tutti, perché fra Cantieri e Pozzuoli si è aperta una voragine e non si può continuare, bisogna andare a piedi -a piedi sì, non c’è una navetta- fino a Pozzuoli. Per fortuna che ti sei avviato per tempo!

Le tue gambe di ventenne ce la fanno, non è un problema, non è un grossissimo problema sei in tempo. Arrivo a Pozzuoli e lì la Cumana arriva e, fra una sosta e l’altra, fra fermate di decine di minuti per far passare la coincidenza in grotte dove non c’è campo e porte che si chiudono a fatica alla fine arriviamo vittoriosi a monte santo. Sono le 8:55, sono in tempo, sono arrivato…sono già stanco.

Questa che vi ho raccontato non è un’invenzione, è la realtà. Questa che vi ho raccontato non è un tipo di giornata, ma una giornata tipo. Avrei potuto raccontare di tante altre cose: dei guasti, dei ritardi ciclopici, delle folle abnormi delle mattine di scuola e degli orari di punta, delle situazioni che si creano quando piove, dei prezzi assurdi dei biglietti e degli abbonamenti per niente relazionati alla qualità di un servizio..ma ho raccontato solo e semplicemente una mattina, una mattina come tante, anzi, come troppe. E sono convinto che chi, come me, studia, lavora o semplicemente va a Napoli per qualsivoglia motivo, tutti possano condividere almeno un evento della mia avventura/disavventura appena accennata. E sono convinto che tutti possano condividere il mio sdegno.

Domenico Mazzella
Redazione Free bacoli
freebacoli@live.it

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lunedì 27 febbraio 2012

Lutto in Redazione, Freebacoli si Ferma per Due Giorni

La Redazione di Freebacoli partecipa al dolore del caro amico Josi per la perdita dell'amatissimo nonno Gennaro. Tutte le attività di redazione saranno sospese per la giornata di oggi e domani.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

domenica 26 febbraio 2012

Un Consiglio Comunale tutto da Immortalare - La matita più satirica di Bacoli colpisce ancora - Arriva la Nona Edizione di "Vignette in Libertà"

Passato alla Storia del Paese in quanto a squallore e desolazione, l'ultimo Consiglio Comunale di certo si ricorderà per molto tempo entrando a far parte nell' Albo d' Oro delle scelleratezze politiche di questa Amministrazione.

Disegni goliardici che, come avrete potuto capire hanno trovato la propria ispirazione dagli ultimi episodi accaduti nello scorso Consiglio Comunale ( Giovedì 23 Febbraio ). Fatti che cercheremo di illustrare, anche agli assenti, con un pizzico di ironia e comicità, ripercorrendo parte di quello che è accaduto nella Sala dell' Ostrichina del Parco Vanvitelliano del Fusaro.

Arriva alla nona edizione la nuova rubrica del gruppo Freebacoli, dalla cadenza orientativamente periodica, denominata “Vignette in Libertà”, attraverso la quale si cercherà di utilizzare un ulteriore canale comunicativo per diffondere, tra sarcastici sorrisi, le informazioni quotidianamente pubblicate dal blog.

La rubrica, che si prefigge sin da subito l’obiettivo di migliorarsi ed innovarsi di periodo in periodo, sarà quindi arricchita dalle vignette realizzate da MariaRosaria Schiano Lo Moriello, Rosy Chef per gli amici del web, che cercherà di riproporre col disegno particolari aspetti di contenuti descritti attraverso video, foto o articoli.

Pertanto si parte velocemente con la carrellata delle nuove “zeppate” della rubrica.

Parola Negata al Giovane Consigliere Indipendente Josi Gerardo della Ragione


Vigili Urbani e Carabinieri, chiamati misteriosamente per identificare le contestatrici "tumultuose"

Giusto per chiarezza...controlliamo il significato della definizione italiana "TUMULTO"

Alcuni membri dell' opposizione totalmente disinteressati ed indifferenti, 
si astenevano da ciò che stava succedendo

Un nuovo Paladino della Giustizia, si erge a Difesa della Democrazia Consiliare



Ed è tutto anche per questa settimana, ci auguriamo di essere riusciti a strapparvi un sorriso, con la speranza però, di avervi anche fatto riflettere su "cosa siamo costretti a subire" al giorno d'oggi. E vi lasciamo in attesa della Settimana prossima con una nuova Edizione di "Vignette in Libertà"...a presto!

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it


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Oasi per Bambini Soffoca nel Degrado: Abbandonata la Villetta in Via Campi Elisi - FOTO

Bacoli 26 Febbraio 2012 - Verso le ore 10:00, ci accingiamo ad imboccare le scalinate di Via Campi Elisi che collegano via Miseno a via Piscina Mirabile. 

Nel proseguire sul nostro cammino, data la faticosa passeggiata in salita, ci ricordiamo che lì vicino dovrebbe esserci un' area all'aperto realizzata dal Comune per scopi pubblici di ricreazione e intrattenimento, ma anche per la sosta di tutte quelle persone che attraversando il ripido percorso, vorrebbero sostare e riposarsi un secondo, prendendo una boccata d'aria e godendosi anche il bel panorama seduti comodamente su di una panchina. 

Arrivati sul posto, ci rendiamo conto che un cancello metallico ci impedisce di entrare, così, alquanto delusi, decidiamo di scattare qualche foto per mostrarvi quanto abbiamo trovato. 

Le immagini parlano da sole. Una folta vegetazione ricopre selvaggiamente il suolo, le mura, le recinzioni e le staccionate. Troviamo rifiuti indiffereziati ovunque che creano delle esalazioni nauseanti provenienti dalla fermentazione dell'umido e, come se non bastasse, troviamo l'intero sito completamente vandalizzato con scritte, vernici e bombolette spray. 

Uno squallore unico, se solo si pensa che l'area si sviluppa in più livelli e che sarebbe una valida alternativa per i nostri bambini i quali potrebbero recarvisi a giocare, invece di occupare le sempre più pericolose strade cittadine. Senza contare l'aspetto della sicurezza che sarebbe garantito dagli abitanti degli edifici circostanti. Insomma, una vera e propria oasi sprecata nel degrado più totale. 

Ma torniamo indietro nel tempo di 4 mesi. La nostra Redazione infatti si era già occupata di questo tema. 

La Vigente Amministrazione capitanata dal Sindaco Ermanno Schiano e dal suo braccio destro Michele Massa avevano dato lo spazio in concessione gratuita a Don Carmine Guida, parroco della vicina chiesa "Gesù S.Anna e Maria" di Bacoli il quale avrebbe dovuto utilizzare l'area per scopi educativi e culturali per gli stessi alunni dell' oratorio cattolico. 

Intenzioni tanto nobili quanto prive di un' organizzazzione stabile ed efficente, considerato che, dopo aver letteralmente "scaricato" la responsabilità del sito sulle spalle della Chiesa, il comune si è praticamente lavato le mani per quanto riguarda le attività di controllo e sorveglianza degli usi che se ne facevano di tale spazio all'aperto. 

Riportiamo quì di seguito la Delibera di Giunta N°11 votata all'unanimità in data 24 gennaio 2011 con la quale l' Esecutivo metteva per iscritto:

Premesso che questa Amministrazione Comunale è da tempo impegnata a promuovere una politica sociale e culturale ispirata alla prevenzione di fenomeni di degrado ed esclusione sociale, attraverso la realizzazione di azioni e misure aventi la finalità di “costruire” un contesto socio-culturale adeguato alle esigenze concrete dei giovani e dei ragazzi - si legge nell’atto deliberativo - e che l’attenzione alle predette problematiche ha favorito una fattiva comunicazione con le comunità parrocchiali della città, all’interno della quale i contenuti sociali e culturali delle nuove generazioni sono affrontati con un fattivo lavoro in rete tra istituzione e società civile e che, negli anni passati  l'Ente ha realizzato uno spazio di verde attrezzato, su un’area in via Campi Elisi, adiacente l'immobile ex Asilo Nido, che risulta nella disponibilità di questo Ente a seguito di procedura espropriativa,
inoltre, il predetto spazio non è mai stato, effettivamente, usufruito per gli scopi per cui è stato realizzato, quale luogo a disposizione della comunità del posto per attività di svago e di giochi per le famiglie e i ragazzi;visto che con nota acquisita al prot. gen. in data 08.11.10 ed integrata con successiva nota,acquisita al prot. gen. in data 13.01.11 al n. 879, il parroco Don Carmine Guida della chiesa Gesù S. Anna e Maria di Bacoli, chiede l'utilizzo, in comodato d'uso gratuito, del suddetto spazio da utilizzare per attività educative e sociali per i ragazzi che frequentano l'oratorio della parrocchia; considerato che le iniziative e le attività descritte nella richiesta in parola, tendono a rendere lo spazio indicato,quale luogo dove i ragazzi potranno sperimentare momenti di socializzazione e di crescita civile e culturale; che nel periodo estivo si organizzeranno manifestazioni culturali, teatrali e musicali, ed attività ludiche e giochi di gruppo, che, inoltre, la comunità parrocchiale si impegna a garantire a proprie spese la custodia e la manutenzione ordinaria e straordinaria dello spazio di cui trattasi; propone di assegnare in comodato d'uso gratuito a  Don Carmine Guida, nella qualità di parroco della chiesa Gesù S. Anna e Maria di Bacoli, lo spazio in via Campi Elisi adiacente all'immobile ex Asilo Nido, di proprietà comunale nella disponibilità di questo Ente a seguito di procedura espropriativa;incaricare i Responsabili dei Settori VII ed il Responsabile dell'Uff. Staff Gare e Contratti, di attivare quanto di competenza, per l'assegnazione in comodato di uso gratuito dello spazio per 6 anni dalla stipula della Convenzione

Parole che evidenziano una sempre maggiore discordanza che caratterizza questa Amministrazione tra le mozioni votate in consiglio comunale ed il momento in cui ci si appresta a realizzarle nel concreto. Una difficoltà che penalizza molti progetti di questo Comune che continuano a non essere attuati e ad essere ancora in fase di discussione. 

Sta di fatto che la Villetta dei Campi Elisi giace umiliata tra sacchetti di rifiuti indifferenziati, plastica, vetro, lattine, sirignhe d'ogni genere e "quant'altro" ed è abbandonata alle intemperie ed ai vandali, i quali sembrerebbe riescano ad accedere da un ingresso secondario non recintato sito (udite udite!) nei pressi del Comando di Polizia Municipale il quale permetterebbe quindi a questi ultimi di compiere le più incivili scelleratezze. 

Dunque, con la speranza che i Responsabili preposti al controllo del sito possano accogliere di buon grado questa nostra ennesima segnalazione, ci auguriamo che per la prossima primavera questo angolo di paradiso terrestre, tra archeologia e natura, possa essere riconsegnato al suo fascino originale per essere dignitosamente utilizzato per gli obiettivi per il quale fu creato.

M.Rosaria Schiano
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

Clicca qui per leggere le precedenti segnalazioni:

Degrado in via Campi Elisi: il Comune di Bacoli interdice la Villetta

Il Comune Si Affida alla Chiesa, Ma i Parchi Diventano Foreste: Le Bugie Portano la Città all’Inferno


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Nessun Ripensamento sulla Discarica del Castagnaro, Intervista al Commissario Vardè

La Redazione di Freebacoli ripropone un'intervista al Commissario straordinario Vardè sulla discarica del Catagnaro pubblicata nella giornata di ieri sul Mattino a firma del giornalista Luigi Ciccarelli

Le proteste non fermeranno la discarica del Castagnaro qualora gli accertamenti tecnici confermeranno l'idoneità del sito. A dirlo è il commissario straordinario Annunziato Vardè.

Commissario si parla di un sopralluogo che i suoi uomini faranno lunedì al Castagnaro. Conferma?

Lunedì non ci sarà alcun sopralluogo. E' in programma ma la data non è stabilita. Gli accertamenti riguarderanno i carotaggi, ma non solo.

Cosa cambia nei suoi piani dopo l'impegno del governo di evitare la discarica?

Non mi è stato ancora comunicato nulla, quando sarà fatto vedremo se ci sono elementi che riguardano le mie competenze.

E dell'opposizione nel territorio terrà conto?
Se questo atteggiamento avesse valenza interdittiva, in partenza dovremmo rinunciare a qualsiasi impianto. Tra l'altro, il mio piano dà la possibilità di proporre alternative, ma proposte non sono arrivate. Nonostante ciò, valuteremo tutte le osservazioni. Chi protesta è contrario a prescindere, preso dalla sindrome Nimby. In realtà chiedono un ciclo che faccia a meno delle discariche, ovunque. Ho sempre detto che dobbiamo confrontarci sulla qualità del rifiuto. In programma abbiamo un sito dove non portare il tal quale, ma un rifiuto trattato secondo le più moderne teconologie, perchè così si elimina la pericolosità.

Quindi lei continua a ritenere che il compost fuori specifica non inquini?

Questo lo dicono i tecnici della materia ed io ne prendo atto

Ma altri tecnici come l'oncologo Antonio Marfella ritengono il contrario

A me non risultano caratteristiche del compost fuori specifica come quelle espresse da Marfella

Il Castagnaro è area a rischio idreogeologico. Questo vi fermerà?

I carotaggi si faranno anche per questo. Si valuterà la possibilità di prevedere opere che riducano il rischio, per mettere in sicurezza il sito.

Qual è la scadenza?

Il tempo stringe, le scadenze le da l'Europa. L'obiettivo è quello di evitare le sanzioni Ue ma anche di evitare il rischio di riavere i rifiuti in strada

Per quanti anni sarebbe in funzione il sito?

Quattro anni durante i quali si dovrà andare avanti con l'impiantistica e con l'aumento della raccolta differenziata. A seconda di ciò che si realizzerà, la situazione futura sarà diversa.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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sabato 25 febbraio 2012

Assemblea Pubblica sul Bilancio del Comune di Bacoli - Finalmente i Cittadini sapranno tutta la Verità su come vengono gestiti i propri soldi

“Siamo tecnici”! Con prepotenza lo slogan inventato da Gianni Morandi all'annuale Festival di Sanremo irrompe nelle nostre case. Mai slogan fu più appropriato in un periodo di crisi nazionale e internazionale che ci obbliga ad essere, dalla politica al nostro piccolo sentire quotidiano, quanto più essenziali sia possibile. Ecco, essenziali, chiari, tecnici! Noi ragazzi di Freebacoli abbiamo deciso di seguire il consiglio del noto conduttore e abbiamo organizzato a tal fine un’assemblea pubblica nella quale cercheremo di spiegare ai cittadini il bilancio dell’anno passato.

Un Argomento di Attualità che colpisce direttamente tutti gli onesti Cittadini

Perché il bilancio?
Perchè è un tema che tocca da vicino ogni cittadino, chiaro esempio di come la politica non sia una cosa distante come può sembrare ma semplicemente la causa scatenante di una serie di conseguenze che ricadono a pioggia su ognuno di noi e, nel caso specifico, sui nostri portafogli. L’unico ombrello per ripararci da questa inevitabile caduta è appunto la conoscenza, capire in che modo e perché risulta sempre la scelta vincente. L’argomento ovviamente è vasto e complicato, tecnico per l’appunto. 

Un Tema apparentemente Complesso, ma che 
vi illustreremo con chiarezza e sarcasmo

Ma, per essere tecnici fino in fondo, cercheremo con semplicità e perché no anche un pizzico di ironia di schematizzare e spiegare le voci e gli argomenti più importanti, in modo da rendere chiari ed essenziali tutti quei numeri e quelle tabelle che a prima vista possono sembrare incomprensibili ma che, superato il primo momento di smarrimento, diventano immediatamente limpidi e cristallini se rapportati ad esempi concreti che quotidianamente ci toccano da vicino.

Domande che troppo spesso tutti non trovano risposte, potranno finalmente essere ascoltate

Ovviamente ciò che andremo ad esporre, è frutto di un lungo, attento e dettagliato studio di vari documenti che ogni cittadino potrebbe ( in teoria ) richiedere presso gli appositi uffici comunali, ma che troppo spesso vengono rilasciati con ritardo, quasi come a voler scoraggiarne la consultazione da parte di chi ( con giusta ragione ) potrebbe notare aspetti tenuti nascosti e sottaciuti.
Pertanto, ancora una volta ci faremo portavoce di tutte quegli onesti contribuenti che ogni mese, fanno i salti mortali per rispettare i propri oneri economici, e che avranno finalmente la possibilità di capire vari aspetti, tenuti quasi sempre nascosti e di avere delle spiegazioni su dove vanno a finire i propri soldi e come vengono gestiti.

Un invito rivolto a tutta la Popolazione

L'Assemblea pubblica sarà per l'appunto, aperta a tutti i cittadini del Comune di Bacoli e non, che vorranno presenziare l'assise; ma anche a  tutti gli esponenti delle Vigenti Amministrazioni e delle Autorità nonchè Associazioni e Comitati. L'incontro prevede anche uno spazio finale dedicato alle "domande", nel quale tutti gli interessati del pubblico potranno avere ulteriori delucidazioni in merito ed interloquire con noi, che accetteremo volentieri di rispondere ai vari quesiti.

L’appuntamento è Giovedì 1 Marzo alla chiesa di S.Gioacchino alle ore 18:30.

..per non “capire fischi per fiaschi”, accorrete in massa. Ci contiamo!

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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BENI ARCHEOLOGICI - Una mancata Opportunità di Sviluppo Economico per Bacoli - parla il Prof Gennaro di Fraia

Si può ancora sperare in un turismo culturale?

La domanda sembra retorica, quasi ai limiti del buon gusto. La storia, il mito, i bei panorami, il lascito monumentale dell’età romana, il raro fenomeno naturale del bradisismo, il secondo Museo Archeologico della Campania, non sono riusciti ad attrarre i flussi turistici sperati.

Il cocktail vincente, presentato da politici ed Istituzioni, finanziato dalla Comunità Europea e reclamizzato dal Parco regionale dei Campi Flegrei, ha lasciato un amaro sapore in bocca. Non ha funzionato, visto che i potenziali clienti preferiscono scegliere altro.

Non sono stati creati nuovi posti di lavoro, l’indotto che poteva svilupparsi è rimasto nel limbo delle cose mai nate e la stessa Soprintendenza Archeologica è a corto di personale, né ha la possibilità di rimpiazzarlo. C’è la crisi, qui più forte che altrove, e ben lo sa il commercio locale che sperava in una boccata d’ossigeno. Aggiungiamo la disillusione dei giovani, privati di qualsiasi confortante prospettiva, ed avremo il quadro impietoso della realtà. E se vogliamo dare un altro colpetto all’ottimismo residuale, ammesso che ancora ci sia, pensiamo che i latitanti turisti stranieri risiedono in paesi prossimi alla recessione economica o già invischiati in essa.

Nessuna politica di Propaganda per pubblicizzare la Storia dei Nostri Monumenti

La partita è persa, ma come tutte le batoste ha almeno il merito di porci dinanzi ad un bivio: gettiamo la spugna o cerchiamo di capire cosa non ha funzionato?
Di certo non ha funzionato il marketing, la buona vecchia pubblicità, né è stata prestata la dovuta attenzione ai turisti dell’Est che includono, oltre ai soliti giapponesi, anche i russi e i cinesi. Il desiderio di rinnovare i fasti del Grand Tour dei secoli scorsi ha fatto dimenticare che il mondo e la cultura sono completamente cambiati e non riservano più molto spazio al Mito e alla Storia, relegando l’uno e l’altra nei giardini cintati delle Università. Chi va a Roma al Colosseo può provenire da qualsiasi parte del globo, e in generale conosce ben poco della storia romana. Non lo affascinano le finezze degli specialisti, le liste di date ed i mille e mille fatti racchiusi nei libri. Lo affascina il nome di Roma, il sapere che per vari secoli è stata una potenza mondiale ed ha lasciato resti grandiosi che vale la pena vedere. Tutto qui.

Il resto è un mix sapientemente dosato: qualche monumento in grado di attrarre i grandi numeri, pochi musei tra i tanti disponibili, le vie dello shopping più o meno lussuoso e una selezionata vetrina delle peculiarità che rendono il luogo diverso da ogni altro. Se preferiamo, un occhio attento al contenitore che valorizza e rende appetibile il contenuto.

E invece noi, che pure possediamo una cultura gastronomica per molti versi invidiabile, abbiamo servito paesaggi e monumenti in un servizio di piatti sporchi. Fidando troppo nell’azzurro del cielo e del mare, nel tepore del sole e nello specchietto per allodole rappresentato dai resti antichi, ci siamo disinteressati del resto, con i risultati che sappiamo. Colpa di un diffuso torpore, di una eccessiva delega ad Amministrazioni che sbrigano - male! – solo l’ordinario, di atavica tendenza ad attendere che le cose le facciano sempre gli altri? Possiamo trovare l’alibi che preferiamo, però in questo modo non caveremo mai un ragno dal buco.

Un' Amministrazione Comunale distratta e disinteressata alla risoluzione del problema

“Mancano i finanziamenti”, si ribatterà da più parti. Bene, almeno non si potrà più dilapidare invano quello che non c’è. Qui ci vogliono turisti forestieri e dato che non vengono, bisognerà andarli a rastrellare direttamente nei paesi d’origine.

Occorrono persone in grado di stringere accordi con i tour operators, che calchino le strade dell’Est e dell’Ovest, che siano in grado di portare materialmente a Bacoli due o tre centinaia di turisti esteri ogni fine settimana per almeno un semestre, giusto per non far arrugginire i pochi e inadeguati alberghi esistenti e dare un po’ di speranza alla cittadinanza, al commercio e all’artigianato.

Ma non accadrà nulla di tutto ciò, abituati come siamo a perderci in ciarle. Ogni giusta indignazione la sfoghiamo a parole, e tutto finisce lì. Alla fine manca sempre la volontà di aggregarci e chiedere qualcosa di concreto.

Concreto è chiedere al Comune di trovare un’intesa con la Soprintendenza, affinché il Museo nel Castello di Baia possa ospitare una Mostra di respiro internazionale, che per qualche tempo proietti il nome del paese oltre il ristretto ambito provinciale.

Concreto è ricordare ai nostri amministratori, qualora ce ne fosse bisogno, che oggi la Storia è su History Channel: promuovere il turismo significa finanziare almeno un paio di documentari degni di questo nome e al passo con gli standard attuali, con attori, ricostruzioni e fotografia d’alto livello.

Concreto è ricordare, all’Ente locale, che gli Scavi ed il Castello di Baia rappresentano la porta di Bacoli. Ma Bacoli centro, così com’è, non offre nulla di appetibile. I Giardini pubblici, mutilati delle palme, sono di una banalità assoluta, la pista ciclabile lungo il lago sembra una novella, interminabile fabbrica di San Pietro. Mancano adeguati spazi espositivi per gli artisti locali, che pure ci sono e non difettano di talento, e lo stesso vale per le migliori forme del nostro artigianato.

Investire sulle Moderne Tecnologie come Supporto e Ripresa dei Beni archeologici

Non c’è una sola Associazione che renda visibile il nostro passato attraverso la rievocazione storica. L’unico esperimento condotto in questo senso risale ad oltre quindici anni fa e non è stato mai stato ripreso. Abbiamo il Presepe vivente, ma ormai i Presepi viventi non si contano più.

Ammiriamo il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano e non abbiamo nulla di simile qui da noi, dimenticando che l’Homo sapiens si è mutato in Homo technologicus. Come vogliamo che le ossa scarnite dei nostri monumenti riprendano le loro antiche e vere sembianze e riescano ad affascinare gli stranieri? Come pretendiamo che la stupenda città sommersa di Baia possa essere apprezzata partendo dal poco che si intravede dal fondo di una barca di vetro?

La risposta è una sola: tecnologia. La stessa tecnologia che ci può restituire una pinacoteca virtuale, includente tutte le opere pittoriche dedicate al nostro paese, disseminate per il mondo ed ignote ai più. “Ma non sono originali!” sbotterà qualche purista. Infatti possono risultare migliori degli originali, belli finché volete, ma spesso penosamente piccoli. Provate ad immergervi in un dipinto ingrandito tridimensionalmente con le tecniche attuali e scoprirete perché è bello vivere in questo secolo anziché nel passato.

Creare nuovi punti da visitare a Bacoli (non chiedete troppo alle Cento Camerelle, alla Piscina Mirabile o alla tomba di Agrippina!), è una necessità ineludibile. Si deve far capire che il paese cerca di stare al passo col vento, e al tempo stesso intende proporre le sue tradizioni, i propri sapori e, ancor più, i prodotti dell’ingegno e dell’arte, della capacità e della passione dei suoi abitanti.

Ed ora, basta parlare. Bacoli è giunta, per molti versi, all’ultima spiaggia. Se i cittadini creeranno un movimento d’opinione, si potrà agire di concerto per muovere dei passi e costruire la speranza. Nel caso contrario, la domanda sarà una sola: “Quanto costa l’ombrellone?”. E qui, per carità di patria, metto punto.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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venerdì 24 febbraio 2012

Liberi di Pensare ma con il Rischio di una Querela: Minacciato Ancora una Volta il Consigliere Josi Della Ragione

Come al solito, quando non si hanno né idee né argomenti per rispondere, si passa all’attacco ingiustificato e alle minacce.

Così ieri sera, al Consigliere Josi della Ragione che domandava al Sindaco se non si sentisse praticamente dicotomizzato (scusatemi il termine, ma è proprio così,  tagliato in due),  nelle sue funzioni, spesso in contrasto, di “Consigliere Provinciale dell’Area Flegrea” e di “Sindaco di Bacoli”, si sottraeva praticamente la risposta e passava, come al solito, alle minacce.

Si, perché affermava soltanto che per questa ragione viene criticato anche in sede di Consiglio Provinciale, dove lo accusano spesso di essere più sindaco che consigliere.
Non entrava però assolutamente nel merito di come sia possibile che come Sindaco, giustamente, rifiuti l’ipotesi di una discarica in ambito flegreo e poi continui placidamente a sedere, come  consigliere, in Provincia, che invece vuole la creazione di tali discariche.

Se non si è d’accordo, in maniera netta ed immutabile, una volta constatata l’impossibilità di far cambiare una decisione scellerata, (la cui applicazione per giunta è stata delegata all’ennesimo  Commissario di turno, tanto per non perdere il vizio), l’obbligo morale sarebbe quello di dimettersi.

Ma si sa bene, mai dimettersi, mai perdere una poltrona, il super-attack l’hanno creato apposta per questo.
Forse anche perché, se ti dimetti da Consigliere Provinciale, poi mica hai venti giorni di tempo, come quando sei Sindaco, per farti dire da parenti, amici e conoscenti, la tua claque, insomma: “Per favore, resta, come potremmo mai fare a meno di te?

E tu, con enorme sforzo e sacrificio, ovviamente per l’esclusivo bene della comunità, tuo malgrado, resti.
Invece di rispondere risulta quindi più semplice passare alle minacce: “Mi hai chiamato criminale, come fai ad affermare che sono anche il tuo Sindaco. Ti querelo!!!”
A me piace l’aritmetica, ma purtroppo non riesco più a tenere il conto di tutte le minacce di querele del Sindaco e del suo staff, è un numero troppo grande. 
Si, perché la tecnica dell’ intimidazione, che finora  non ha sortito alcun effetto pratico, se non quello di far spazientire chi viene intimidito,  cocciutamente continua.
Tu cittadino vedi (chiedo scusa per la parola)  “merda” nel lago Fusaro? “Ti querelo, non era merda!” Le pompe di sollevamento non funzionano e tu lo dici? “Ti querelo”, e così via, potremmo continuare in una lunga e noiosa litania.
Nel caso specifico dobbiamo anche dire  che forse non si conosce bene il significato della parola “criminale”.
Leggiamo sul Dizionario della Lingua Italiana  Sabatini Coletti –“ criminale:
fig. Con valore enfatico, persona senza scrupoli, che lavora malamente, causando guai”
E i guai, sfortunatamente, non ce li fanno mancare!
La parola “criminale” viene dal latino “crimen” che, a sua volta, trae origine dal participio passato [cretus] del verbo “cerno” [in greco: krinw] che significa esamino, decido ed, estensivamente , condanno.

Ed allora vi invito ad esaminare queste foto, scattate oggi a Marina Grande, Poggio, Miseno, Cuma e a giudicare voi, se queste cose sono o no da condannare.
 
Ma, mi raccomando, senza usare mai parole che possano anche lontanamente suonare inappropriate o di condanna nei confronti di chi, non sapendo o non volendo governare, ci regala un tale spettacolo. O, se le pensate, tenetevele per voi, altrimenti partirà puntuale la solita minaccia di querela.
A tutti coloro che affermano che “i panni sporchi si lavano in famiglia”  voglio non soltanto far notare la bieca inconcludenza di una tale frase fatta, usata ed abusata, un ritornello troppo spesso ripetuto o per mera imbecillità o per ignoranza, (o molto frequentemente, per una micidiale combinazione tra le due cose) ma anche che a Bacoli “i panni sporchi non si lavano mai”,  anzi continuano a diventare sempre più sporchi.
Questo, bisogna dirlo ad onore del vero, con l’eccezione della raccolta differenziata che, dopo anni di lotte della cittadinanza, fortunatamente, è stata affidata a un manager, non ad un politico, una persona quindi al di fuori  delle ottiche di spartizione e clientela.

Mi sono spesso domandato, per porre rimedio, o almeno un freno, a tante storture e mali che ci vengono non soltanto dai nostri amministratori in senso stretto, ma anche da molti funzionari [che tutto fanno tranne che funzionare loro e far funzionare ciò che è di loro competenza, funzionari che non funzionano affatto] quale possa essere la medicina. 
Io ritengo che ce ne sia una soltanto, quella di introdurre, come in tutti i paesi civili, il concetto della “responsabilità”, sia per chi fa e sbaglia, ma anche, e forse soprattutto per chi “NON FA”.
Faccio un esempio, proprio traendo spunto da una delibera di ieri del Consiglio Comunale: finalmente, dopo 35 anni  (dico 35 anni, non 35 giorni o 35 mesi) che esiste la norma che ne fa obbligo, è stato approvato l’acquisto dei generatori di emergenza per le pompe di sollevamento della rete fognaria di Bacoli.  E mi domando  e vi domando: "è giusto che amministratori e tecnici che non hanno rispettato questa norma per ben 35 anni, contribuendo così all’inquinamento dei nostri laghi e del nostro mare, non paghino e non debbano pagare niente"

Se fai queste affermazioni  immediatamente partono le minacce di querela ed ogni altra forma di intimidazione “ma perché quello non si sta zitto, ma perché vuole vedere sempre tutto, non chiude mai gli occhi, ma chi è”, senza mai, da parte di questi pseudo amministratori e pseudo tecnici,  poter ricevere una risposta nel merito.
 
Ti vogliono ovviamente  intimidire perché tu non dica ciò che quotidianamente vedi, che tocchi con mano, perché vogliono che tu abiuri.
E, a proposito di abiura, in un suo dramma, Brecht fa gridare da un suo discepolo  a Galileo che, sotto minaccia di  tortura aveva invece abiurato: “Sventurata la terra che non ha eroi”.
E Galileo gli risponde: ”No. Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”.
Se ognuno fa il proprio dovere, se c’è il rispetto per le altrui opinioni, se non ti si chiede ti negare l’evidenza di ciò che vedi, se non c’è la minaccia e l’intimidazione continua, se c’è invece un giusto governo delle cose, se c’è la libertà di pensiero e di parola, se c’è la libertà di cronaca e d’informazione, non c’è davvero bisogno di eroi.
L’Italia, e Bacoli in particolare, è una terra che invece ha, purtroppo, molto bisogno di eroi. 
Molti di questi eroi sono i nostri giovani, che fortunatamente il cieco, ottuso e strumentale conservatorismo non riesce, anche con mille pressioni, a far tacere.
E questi giovani eroi rappresentano non soltanto il futuro,  ma già anche oggi sono concretamente e fattivamente il nostro presente, un presente che vuole giustizia, rispetto per l’ambiente e per la salute, rispetto per le idee, possibilità di lavoro  senza emigrazione, fine della dannata corruzione e clientela che sta minando alla base l’esistenza stessa, morale e materiale, del nostro paese.
Tutte cose indispensabili per poter rialzare orgogliosamente la testa.
Alessandro Parisi
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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L’Acquedotto di Pozzuoli Ferma la Cumana, A Rischio la Tratta “Cantieri-Pozzuoli”: La Sepsa Chiede la Chiusura del Tubo

image Giorno nuovo, disagi atavici: una nuova voragine in località “Cantieri” ferma il nuovo corso della Cumana.

E’ stata evidenziata stamattina dagli operatori del servizio pubblico su rotaia, intorno alle 8:30, la presenza di una nuova buca di notevoli dimensioni, posta proprio a poca distanza dalla fatiscente e decrepita stazione di “Cantieri”.

Un pericolo, verificatosi per puro caso in un lasso di tempo non interessato dal passaggio dei vagoni Sepsa e che quindi non ha causato danni a cose e persone, che ripropone quanto avvenuto soltanto qualche settimana fa determinando l’interruzione dei servizi di trasporto da Cantieri a Pozzuoli per oltre 24 ore consecutive.

Acquedotto Puteolano Fa Acqua da Tutte le Parti

Difatti anche questa volta a fare cilecca è l’acquedotto puteolano, le cui condutture poste immediatamente al di sotto della ferrovia pubblica, risultavano essere forate in più punti rendendo così possibile la fuoriuscita di acqua che, a lungo andare, dilatava la voragine venutasi a creare in mattinata.

Sul posto, così come avvenuto la scorsa volta, sono accorsi i tecnici e gli ingegneri Sepsa i quali, dopo aver riparato alle meno peggio la condotta d’acqua hanno comunicato ai responsabili dell’acquedotto puteolano un diktat ben preciso: o evitare di utilizzare per il futuro questa condotta, oppure si sarà costretti ad interrompere per sempre la tratta Cantieri-Pozzuoli, per via dell’alto rischio di nuove e periodiche infiltrazioni.

Il Diktat della Sepsa

A questo punto la palla passa in mano ai tecnici comunali che, di qui a breve, dovranno comunicare la propria posizione su questa rinnovata e rinnovabile drammaticità. Perché bisognerà comprendere a cosa serve quel grosso tubo e che utenza raggiunge.

Da segnalare infine un altro aspetto: mancherà in ogni caso un servizio di navetta che trasporti le persone verso Pozzuoli (venendo da Torregaveta) o verso Cantieri (venendo da Montesanto). La Sepsa infatti non ha ulteriore denaro in cassa per poter pagare la benzina utile ad azionare i pullman predisposti per il servizio.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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“Tumulto in Aula”, Cittadini Contestano ed il Presidente Sospende il Consiglio: E’ Stato di Polizia a Bacoli

image Serata di bagarre in assise al Fusaro, urla e proteste “infastidiscono” la Presidenza del Consiglio: sospeso per “tumulto in aula” il consiglio comunale.

E’ senza dubbio sorprendente quanto accaduto poche ore fa all’interno della sala Ostrichina del Parco Vanvitelliano del Fusaro quando, a seguito di contestazioni verbali rivolte dal pubblico verso i banchi della Presidenza, intorno alle ore 20 l’assise pubblica è stata a lunga “sospesa per tumulto” dal presidente del consiglio Nello Savoia.

Decisione giunta nel mentre si discuteva della problematica “discarica del Castagnaro”, quando il presidente, militante del Popolo della Libertà e supportato in questo frangente dal suo partito e da un sempre più vergognoso Partito Democratico (ad esclusione di Adele Schiavo), dopo aver negato la possibilità al consigliere indipendente Josi Gerardo Della Ragione di ribattere a delle affermazioni (particolarmente gravi e che tratteremo in un altro apposito articolo) proferite dal sindaco Ermanno Schiano, ha scatenato la contestazione (assolutamente contenuta) del pubblico presente che si limitava a qualche sporadica urla di disapprovazione.

Le Urla Diventano un Tumulto

Ma tanto è bastato per trasformare un diverbio a distanza in un vero e proprio “caso nazionale” poiché il giovane Savoia, spronato dai consigli fraudolenti dei propri superiori, al terzo “Vergogna, Buffoni” proferito dai cittadini, ha addirittura chiuso momentaneamente i lavori dell’assise per “tumulto in aula”.

Quando vi sia tumulto in aula e non si riesca a ristabilire l'ordine, il Presidente sospende la discussione o, se lo ritiene opportuno, scioglie la seduta”, recita l’art. 47 del Regolamento Consiliare.

Ma cosa è un tumulto?

“Grande movimento di popolo accompagnato da rumore e disordine e bene spesso da violenza. Presso i romani indicò anche l’attacco subitaneo di un popolo nemico”, questa è la definizione.

Quindi Bacoli, per due grida, si sarebbe innalzata in “tumulti”. Un po' come il “Tumulto dei Ciompi”, storica rivolta popolare avvenuta a Firenze tra il giugno e l'agosto del 1378 come primo esempio di sollevazione per scopi economico-politici della storia europea.

I Padroni Chiedono l’Intervento di Vigili per “Identificare” i Contestatori

Esagerazione, tipica di chi non ha mai avuto modo di scontrarsi con una contestazione manifesta, che però non si è conclusa di certo lì: dal tavolo della presidenza infatti vengono impartiti ordini per identificare ufficialmente tutti coloro che avevano avuto l’ardire di “opporsi”. Perché a Bacoli non è possibile neanche contestare, se pur animatamente, per pochi secondi. Tutti devono restare in silenzio ed ascoltare i diktat del “padrone”.

E così una coppia di vigili urbani erano costretti a soddisfare le voglie di chi era stato indispettito, vedendo però concretizzarsi dinanzi a loro la netta contrapposizione dei cittadini presenti (sia di Bacoli, ma anche rappresentanti dei comitati di Pozzuoli e Quarto) i quali, resesi atto del chiaro abuso di potere effettuato da chi pensa di esser votato per “comandare” e non per “amministrare”, hanno nuovamente contestato il “modus operandi” capace di tramutare uno stato di diritto in un stato di polizia in cui s’intimidiscono cittadini attraverso sospensioni e l’intervento di organi di polizia.

Arrivano Anche i Carabinieri

Ai caschi bianchi si aggiungevano successivamente, contattati telefonicamente dai “piani alti”, anche due carabinieri della caserma di Bacoli i quali si rendevano essi stessi conto dell’assurdità della situazione, resa possibile da persone incapaci di confrontarsi con l’opinione pubblica.

Lo stato di cose, tornava quindi alla normalità soltanto dopo una ventina di minuti di caos totale quando alla disapprovazione cittadina seguiva il definitivo “contrordine” dei capi.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

- SEGUONO APPROFONDIMENTI -

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giovedì 23 febbraio 2012

Show di “Mast” Geppino Laringe: “Manca un Piano Regolatore”. La Risposta di Josi Della Ragione: “Resti in Religioso Silenzio” - VIDEO

image In attesa del Consiglio Comunale di questo pomeriggio, ore 17 presso la Sala Ostrichina del Parco Vanvitelliano del Fusaro, si pubblicano di seguito degli stralci relativi all’ultima assise pubblica che, senza ombra di dubbio, resteranno negli annali della storia consiliare cittadina.

Tra questi non potrà passare inosservato l’intervento del canuto consigliere Geppino Laringe, in assise per espressa volontà popolare ininterrottamente dal 1985, occupando la comoda poltrona da circa trent’anni attraverso una marea di preferenze (garantite in particolar modo dal feudo, di nuova ed intensa urbanizzazione, dello “Scalandrone”).

Lì dove le case, per magia, fioccano in ogni angolo di terra e di cielo disponibile, considerato che parte di esse gravitano, come un “Gabbiano” (sì, Gabbiano, e non “rondine”) in primavera, praticamente sul vuoto.

E così Mister (o “Mast”?) 700 voti, è intervenuto in assise sulla questione “abusivismo edilizio ed abbattimenti” (tema a lui evidentemente sconosciuto) affermando, alla pari di un docile scolaro entrato per la prima volta in consiglio comunale: “Ma scusate, perché non facciamo il “Piano Regolatore”? Manca da trent’anni!”.

Vere e proprie blasfemie, considerata la bocca da cui vengono professate, a cui è seguita (tra il vergognoso silenzio degli astanti di maggioranza e minoranza), l’ilarità e l’ira del pubblico presente, nonché la risposta del consigliere indipendente Josi Gerardo Della Ragione che, sbigottito, ha asserito: “Consigliere Laringe, lei che amministra da trent’anni questa terra martoriata, abbia almeno la decenza di restare in un religioso silenzio”.

Incredibile Intervento di Geppino Laringe (Cons. Comunale dal 1985):
“Il Piano Regolatore Manca da Quarant’anni”
Dal Minuto 4:00
I Cittadini: “Noi Paghiamo le Vostre Incompetenze”


Risposta del Cons. Josi Gerardo Della Ragione:
“Chi Mal Amministra  da Trent’anni la Città di Bacoli,
Abbia Quantomeno la Decenza di Restare in Religioso Silenzio”

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

CLICCA QUI Per Visionare l’Intero Consiglio Comunale

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mercoledì 22 febbraio 2012

Il Magistrato Policastro Dice “No” alla Discarica del Castagnaro: “Sono a Disposizione della Comunità. Ce lo Impone la Costituzione” - VIDEO

image Un convegno per ricordare la memoria di chi ha dato la propria vita senza mai dimenticare il senso dello Stato e della Giustizia: decine e decine di cittadini partecipano all’assemblea pubblicata incentrata sulla figura di “Giovanni Falcone”, a vent’anni dalla strage di Capaci.

All’incontro, organizzato dall’associazione culturale “Albero del Riccio”, hanno partecipato come relatori nel Salone dell’Ostrichina (Complesso Vanvitelliano) al Fusaro: Antonio Curzio (preside Istituto “Falcone”), Aldo Policastro (Magistrato di Napoli), Giuseppe Ferrara (regista), Giuseppe Scotto di Luzio (coordinatore e presidente associazione culturale “L’Albero del Riccio”), il poeta Mimmo Grasso, Michele Amoroso e gli alunni dell’Istituto Falcone.

Si ripropone di seguito l’incipit dell’assise, con l’apertura di Scotto di Luzio, e l’ottimo intervento del magistrato Aldo Policastro, impegnato nel recente passato come sostituto procuratore impegnato nell’Antimafia, il quale ha incentrato l’attenzione anche sulle illegalità del presente rappresentate, in terra flegrea, dalla minacciosa presenza della discarica al Castagnaro (area posta al confine tra Quarto e Pozzuoli, in prossimità della “Montagna Spaccata”.

La lotta civile e popolare, in difesa della salute e dei “beni comuni”, può contare anche sull’appoggio di “uomini di Legge”.

 

 


Redazione Freebacoli
freebacoliò@ive.it

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Daniele Perna Scrive a Freebacoli: “Ho Gestito il CIC Con Trasparenza e Legalità, Ma Ora Lascio. Grazie per le Critiche”

La Redazione di Freebacoli pubblica di seguito un’accorata lettera inviateci ricca d’informazioni e di stimoli di crescita, dall’ex presidente del Centro Ittico Daniele Perna, il 14 febbraio 2012, soltanto poche ore dopo le proprie dimissioni dalla carica di amministratore della società di via Vanvitelli.

Apprezzamenti ed argomentazioni (per cui ringraziamo lo scrivente) le quali, proprio per non intaccare in alcun modo il senso profondo del pensiero sviscerato da Perna, riproponiamo all’attenzione dei lettori senza alcun tipo di commento ulteriore onde permettere a tutti voi di poter aver un’idea propria dell’operato dell’ex presidente, senza alcun tipo di “filtro” ulteriore.

Buona lettura a tutti, proprio a tutti.

- Lettera a Freebacoli di Daniele Perna -

image Cari ragazzi oggi che è cessata la mia carica di Presidente del Cic sento l’esigenza di ringraziarvi per l’attività svolta dalla Vostra redazione. Vi ho sempre letto con molta simpatia e la circostanza di essere stato attenzionato fin dal primo giorno della mia nomina è stata per me cosa assai gradita. Ciò, perché ritengo il controllo della “ Cosa Pubblica” un’attività particolarmente qualificante per giovani che con entusiasmo si interessano alle sorti del proprio territorio.

Quanto all’esperienza svolta da Presidente del Cic non dirò molto perché non amo gli interventi di tipo “autoreferenziale”, li ritengo inutili e di poco gusto. Sul punto mi limito a segnalare che l’operato dell’Organo di Amministrazione, da me presieduto, trova meticoloso riscontro nei propri verbali. Invero, fin dal primo giorno dell’insediamento il nuovo organo di amministrazione del Cic, proprio al fine di rendere totalmente intelligibile il proprio operato, ha ritenuto, rispetto al passato, di dover adottare una diversa tecnica di verbalizzazione dei propri atti. Pertanto, come si potrà agevolmente verificare , ogni euro speso ,ogni atto sottoscritto dall’amministratore e dal Presidente trovano la loro giustificazione e preciso riscontro nei verbali del cda. Cosicché, dalla lettura dei verbali, è possibile ricostruire passo dopo passo l’azione del Cda ed estrapolare un vero e proprio libro mastro della sua gestione.

La scelta di adottare una tecnica di redazione dei verbali di tipo “analitico” è stata adottata nella convinzione che la trasparenza nella redazione degli atti è utile, non solo a chi è chiamato ad esercitare un’attività di controllo, ma anche e soprattutto al soggetto su cui ricade la responsabilità dell’atto stesso. Cosicché, dalla semplice lettura dei verbali è possibile, anche a distanza di anni, ripercorrere l’intero percorso gestionale della società. Di ciò, ho fatto presente al Consiglio Comunale di Bacoli ripetutamente sollecitando i componenti del gruppo di maggioranza ed opposizione ad esercitare attivamente il loro “munus”. In particolare, mi sono permesso di rendere edotti i consiglieri comunali delle prerogative che la legge consente in tema di accesso agli atti. Questo nella convinzione che il primo presidio di legalità debba essere esercitato proprio da chi è stato chiamato dalla cittadinanza alla cura degli interessi della collettività. Ma vi è più, nelle rare volte che mi è capitato di non poter evadere richieste d’accesso ( perché inoltrate da soggetti non portatori d’interesse qualificato) ho risolto la questione invitando gli interessati a rivolgersi ad un consigliere comunale che, come è noto ( salvo rarissimi casi) non vede limiti nell’esercizio del c.d. diritto di ostensione e/o richiesta di copia atti.

Dopo un anno e mezzo, di durissimo contenimento dei costi, la società è in sicurezza economica e con ottime prospettive di sviluppo.

Mi succede, nella guida della società, il Prof. Domenico Oriani che per capacità ed esperienza saprà fare sicuramente meglio di me. A tal proposito colgo l’occasione di ringraziare il Sindaco, che mi ha concesso di svolgere il ruolo di Presidente del Cic , l’Amministrazione e Consiglieri Comunali tutti. Nel contempo mi corre l’obbligo di chiedere scusa ai cittadini di Bacoli per tutte le attività che avrei voluto mettere in campo e non sono riuscito a fare per mia incapacità o mancanza del tempo necessario. Chiedo altresì scusa a chi eventualmente mi abbia ritenuto poco simpatico o inadeguato ma purtroppo la responsabilità del ruolo ricoperto ha imposto antipatici atteggiamenti di intransigenza a cui, peraltro, mai ho inteso derogare. Un grazie rivolgo a tutti i dipendenti del Cic ed in particolare al funzionario Dr Claudio D’Andrea che ritengo costituisca un’insostituibile ed eccezionale risorsa del Centro Ittico.

A voi della redazione di Freebacoli e a tutte le voci critiche rinnovo il mio ringraziamento perché l’esercizio della critica mi è sempre stato d’aiuto per correggere errori e soprattutto per non allontanarmi dal principio, a me caro, per cui la Pubblica Amministrazione ha un valore etico superiore a quello del singolo.

Avv. Daniele Perna

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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